AGI - Israele sta sperimentando un farmaco contro il Covid che, alle prime risultanze si dichiara efficace oltre il 90%. Lo scrive la stampa israeliana. L'Ichilov Medical Center di Tel Aviv ha completato con successo gli studi della fase uno del progetto di ricerca su questo nuovo medicinale, che sta dando risposte molto incoraggianti.
Il medicinale ha aiutato numerosi pazienti di Covid, da moderati a gravi, a riprendersi rapidamente dalla malattia. L'ospedale ha annunciato che la sostanza, EXO-CD24 del Prof. Nadir Arber, è stata somministrata a 30 pazienti le cui condizioni erano moderate o gravi, e tutti e 30 si sono ripresi, 29 dei quali entro 3-5 giorni.
Il medicinale combatte la tempesta di citochine, una reazione immunitaria potenzialmente letale all'infezione da coronavirus che si ritiene sia responsabile di gran parte dei decessi associati alla malattia. Usa gli esosomi, minuscole particelle a forma di sacche che trasportano i materiali tra le cellule, per fornire una proteina chiamata CD24 ai polmoni.
"Questa proteina - ha spiegato alla stampa Shiran Shapira del laboratorio di Arber - si trova sulla superficie delle cellule e ha un ruolo ben noto e importante nella regolazione del sistema immunitario, aiutando a calmare il sistema e frenare la tempesta".
Arber ha spiegato che il preparato viene inalato una volta al giorno per pochi minuti, per cinque giorni, e raggiunge direttamente ai polmoni. In questo modo, a differenza di altri preparati, il cocktail israeliano viene somministrato localmente e non comporta effetti collaterali, anche perché non opera ad ampio spettro. Il farmaco passerà ora a ulteriori fasi di sperimentazione, ma i medici parlano di un possibile punto di svolta nella lotta contro il Covid-19.
Per il direttore del centro di ricerca Ichilov, Roni Gamzu che è stato anche a capo del team governativo sul coronavirus, la ricerca "è avanzata e sofisticata e potrebbe salvare i pazienti con coronavirus. I risultati della sperimentazione di fase 1 sono eccellenti e ci danno fiducia nel metodo che i ricercatori stanno studiando nel nostro laboratorio da molti anni".