AGI - Nella tradizione diplomatica da Bruxelles non si interferisce nelle questioni interne degli Stati membri, specie quando si parla di nuovi governi. E' difficile però nascondere l'entusiasmo che arriva dalla Commissione di fronte all'idea di un ritorno sulla scena di Mario Draghi, questa volta da presidente del Consiglio italiano.
Dopo tutto - come ha scritto Bloomberg - "l'ultima volta che i leader dell'Ue sono stati tutti con lui nella stessa stanza, gli hanno fatto una standing ovation". Le parole del vice presidente della Commissione, Margaritis Schinas, sono state inequivocabili: "Non vi sorprenderò nel dirvi che Mario Draghi è rispettato e ammirato qui a Bruxelles e non solo", ha dichiarato nella conferenza stampa al termine del collegio dei commissari. D'altronde "super Mario" avrà il compito essenziale di stilare il Recovery plan italiano su cui si basa in parte la strategia dell'Unione europea per lasciarsi alle spalle la crisi scoppiata con la pandemia di Covid-19.
Insomma, l'uomo giusto al momento giusto. Almeno così la pensa l'ex commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, che nei suoi cinque anni di servizio sotto la guida Juncker non fece mai sconti all'Italia. "Mario Draghi è una delle persone più straordinarie che abbia incontrato. Così come fu l'uomo giusto per l'euro nel 2012, potrebbe essere l'uomo giusto per l'Italia nel 2021, se otterra' l''unità" che vorrebbe", ha twittato. Il suo successore, l'ex premier italiano, Paolo Gentiloni, già ieri sera aveva twittato "grazie presidente" dopo l'annuncio della convocazione di Draghi in Quirinale.
Il primo impegno istituzionale a Bruxelles - ovviamente se tutto sarà confermato - potrebbe essere il Consiglio europeo straordinario che si terrà - secondo indiscrezioni - il 25 e 26 febbraio, questa volta in presenza. Si parlerà ovviamente di Covid (vaccini e restrizioni ai viaggi) ma anche di Difesa e politica estera. E sarà l'occasione per avere - o riavere - Draghi al tavolo.
I gruppi politici dell'Europarlamento ancora non si sbilanciano, in attesa che prenda corpo la maggioranza che darà fiducia al governo dell'ex numero uno della Bce. L'augurio dei socialisti e democratici è che sia una maggioranza "pro-europea per formare un governo in grado di mantenere l'Italia fortemente agganciata all'Europa e alla condivisione delle priorità europee per la ripresa, proseguendo il lavoro già intrapreso dal precedente governo". Sono le parole della capogruppo S&d, Iratxe Garcia Perez: "La sua persona è ben conosciuta e fondamentale è stato il suo ruolo alla guida della Bce nel sostenere la moneta unica", riconosce a Draghi.