AGI - Il capitano Tom Moore, il veterano della II Guerra Mondiale che era divenuto un eroe nel Regno Unito durante il primo lockdown per aver raccolto e donato 32 milioni di sterline al servizio sanitario nazionale proprio per la lotta alla pandemia, è morto battuto proprio dal Covid.
La settimana scorsa era risultato positivo al coronavirus ed era stato ricoverato in ospedale con la polmonite: aveva 100 anni e ad aprile era stato insignito del titolo di baronetto.
Bandiere a mezz'asta a Downing Street, mentre messaggi di cordoglio sono arrivati da tutto il Paese e i social sono stati inondati di foto e post. Il premier Boris Johnson lo ha definito "un eroe nel senso più vero del termine", sottolineando il suo impegno verso il Paese sia nei "giorni bui della Seconda Guerra Mondiale" che durante "la più profonda crisi dal dopoguerra".
"È divenuto non solo fonte di ispirazione nazionale, ma anche faro di speranza per il mondo", ha aggiunto il capo di governo, facendo le condoglianze alla famiglia del veterano.
Da Buckingham Palace, un portavoce ha fatto sapere che la regina Elisabetta ha inviato "un messaggio privato" ai familiari del capitano Tom, da lei promosso 'sul campo' al grado di colonnello e insignito del titolo di baronetto in una cerimonia la scorsa estate al castello di Windsor. "I pensieri di sua maestà e quelli della Famiglia reale sono con loro, in riconoscimento dell'ispirazione che ha dato all'intera nazione e ad altri in tutto il mondo".
Anche l'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, lo ha celebrato, descrivendolo come "il migliore di noi", con il suo "coraggio, compassione, resilienza, speranza e generosità, d'ispirazione per milioni e un esempio per tutti noi".
Il veterano era improvvisamente balzato agli onori della cronaca per la sua impresa di beneficenza: quella che era nata lo scorso aprile come una semplice colletta dalle basse pretese, si era trasformata in un'impresa seguita da tutto il Paese. A 99 anni il veterano aveva avuto l'idea di raccogliere fondi da destinare agli operatori sanitari, che l'avevano salvato da un tumore e che in quel momento si trovavano in prima linea contro il Covid.
L'obiettivo iniziale era di raggiungere mille sterline, percorrendo per 100 volte i 25 metri del suo giardino nel Bedfordshire entro il suo 100esimo compleanno alla fine del mese. Sostenuto dal suo deambulatore, il capitano era arrivato in fondo alla sfida, ma nel frattempo la sua storia era rimbalzata su media e social, e i fondi raccolti avevano raggiunto la cifra record di 32 milioni di sterline.
Da allora, la notorietà: la promozione a colonnello e il titolo di baronetto concessogli dalla regina, ma anche la copertina di GQ; "è stato non solo il più anziano a onorarci, ma anche uno dei più gentili, un vero eroe vecchio stile", ha sottolineato il direttore della rivista. A dicembre, infine, il volo alle Barbados insieme alla famiglia su un volo British Airways, per il viaggio che era nella sua "lista dei desideri".