È morta, uccisa a 82 anni dal covid, Zoila Aguila Almeida, conosciuta come "La Nina del Escambray", icona della guerriglia anticomunista che sfidò la rivoluzione castrista del 1959.
Almedia è morta a Hialeah, in Florida e nel dare l'annuncio Luis G. Infante, presidente di un gruppo di esiliati cubani, ha sollevato il velo di mistero che da decenni incombefa sulla sua figura. Non si sapeva se la 'Nina' fosse ancora viva e se fosse in esilio in Florida.
A Escambray si era formato un gruppo di guerriglieri al comando do Eloy Gutiérrez Menoyo che si ribellò contro il dittatore cubano Fulgencio Batista e, successivamente, contro il regime comunista imposto da Fidel Castro.
Secondo il portale di notizie 14ymedio, diretto dalla giornalista cubana dissidente Yoani Sánchez, la donna conosciuta anche come "Nina de Placetas" era "l'unica donna a essersi unita alla lotta armata ed è stata sempre in prima fila, partecipando ai combattimenti".
I membri della sua unità, traditi da un commilitone, furono tutti arrestati il 9 marzo 1964 e fucilati a La Cabana. La 'Nina', invece, fu stata condannata a trent'anni di carcere, durante i quali fu sottoposta a torture e umiliazioni fisiche di ogni tipo.