AGI - Le disposizioni segrete del contratto concluso lo scorso 27 agosto tra Ue e AstraZeneca, pubblicato questa mattina, erano parzialmente leggibili su un comune programma di lettura dei file Pdf. La Commissione è dovuta intervenire e ha pubblicato una nuova versione. Ma prima che riuscisse a porvi rimedio, il quotidiano tedesco Der Spiegel era riuscito a leggere il documento completo in pdf e a salvare alcune informazioni rilevanti; e ha potuto scoprire che il prezzo pattuito tra la Commissione e l'azienda anglo-svedese per 300 milioni di dosi del suo vaccino era di 870 milioni di euro.
La casa farmaceutica AstraZeneca, su richiesta della Commissione europea, aveva acconsentito alla pubblicazione dell’accordo fino a ieri secretato a patto che le informazioni più sensibili venissero oscurate. “Il 95% delle clausole oscurate sono state richieste dall'azienda”, aveva spiegato un funzionario Ue commentando le parti pubbliche dell’accordo. Ma l'errore tecnico ha permesso al settimanale tedesco di aggirare l'ostacolo tramite la funzione ‘segnalibri’ del programma Acrobat Reader.
Secondo il settimanale, in questi 870 milioni di euro sono previsti tutti i costi diretti e indiretti che peseranno su AstraZeneca per la produzione del vaccino: dal materiale al controllo qualità, dalle tasse ai dazi doganali, dalle spese amministrative all'immagazzinamento. La casa farmaceutica non dovrà subire perdite legate allo sviluppo del vaccino; se infatti che i costi supereranno la cifra richiesta di 870 milioni di euro, l'azienda informerà la Commissione; e se l'aumento supera il 20%, AstraZeneca si impegna a documentarlo.
La pubblicazione del contratto, firmato il 27 agosto, segue la bufera creata dal braccio di ferro tra Bruxelles e l'azienda anglo-svedese sulle forniture e i tempi di consegna del vaccino, il terzo approvato dalle autorità europee, dopo quelli di BioNTech-Pfizer e Moderna.
Secondo le parti leggibili della versione pubblicata da Bruxelles, la società si impegna a fare "sforzi ragionevoli per produrre le dosi iniziali da distribuire nell'Ue" e anche a rispettare le due scadenze per le consegne (delle 300 milioni di dosi) una volta ricevuta l'autorizzazione da parte dell'Ema. Il contratto prevede anche la possibilità, ad oggi non utilizzata, di ordinare 100 milioni di dosi aggiuntive del vaccino. Si stima che il 95% delle parti oscutare fosse su richiesta di AstraZeneca.