AGI - La Commissione europea ha pubblicato il contratto siglato con AstraZeneca per la fornitura del vaccino contro il Covid-19. "Su richiesta della Commissione europea, AstraZeneca ha deciso di pubblicare una versione del contratto" sulla fornitura di vaccini all'Ue, ha annunciato il portavoce della Commissione, Eric Mamer.
"La Commissione accoglie con favore l'impegno dell'azienda verso una maggiore trasparenza nella sua partecipazione al lancio della strategia dell'Ue sui vaccini", ha aggiunto il portavoce. "La Commissione spera di poter pubblicare tutti i contratti nell'ambito degli accordi di acquisto anticipato nel prossimo futuro".
Il contratto dell'Ue con AstraZeneca è "chiarissimo" e "contiene ordini vincolanti". È quanto sostiene la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un intervento alla radio tedesca Deutschlandfunk. Per la leader della Commissione il "massimo impegno" citato nel contratto era valido solo fino a quando AstraZeneca "non avrebbe avuto la certezza di poter sviluppare il vaccino".
Per la leader dell'Ue - che continua a chiedere spiegazioni sui ritardi nelle consegne - gli elementi del contratto erano e restano limpidi: "Erano previste quantità da consegnare a dicembre e nei primi tre trimestri del 2021 e sono citati quattro siti di produzione, due dei quali in Gran Bretagna".
La casa farmaceutica AstraZeneca, nei confronti dell'Unione europea, è vincolata sia a un'obbligazione di mezzi, perche' "devono attivarsi per sviluppare il loro vaccino e la capacità di produzione", ma "ovviamente hanno anche un'obbligazione di risultato" nella consegna delle dosi, ha dichiarato un funzionario Ue chiarendo le disposizioni rese pubbliche oggi del contratto tra Ue e AstraZeneca.
Quanto alla potenziale presenza clausole contrattuali che diano priorità all'Ue sugli altri Paesi, la fonte europea nega con forza: "Non negoziamo in questo modo, vogliamo solo le dosi per noi". Anzi, aggiunge il funzionario, "ci siamo accordati per averne un numero molto alto perché saremmo molto felici di condividere le dosi extra con coloro che non hanno avuto la stessa possibilità di negoziare".
Quando nel contratto tra Ue e AstraZeneca si parla del contestato concetto di "best reasonable effort", massimo impegno possibile, il termine va inteso come "uno standard legale oggettivo" ha aggiunto un funzionario Ue dopo la pubblicazione del contratto. Il termine, secondo la fonte Ue, non va interpretato come inteso dall'amministratore delegato dell'azienda farmaceutica. "La loro visione è soggettiva", ha spiegato il funzionario. "Se noi ci sentiamo di avere fatto tutto quello che siamo convinti di poter fare, abbiamo rispettato il contratto", sarebbe l'interpretazione di AstraZeneca esposta dal funzionario come errata.
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