AGI - Sono circa 200 le persone arrestate nei Paesi Bassi al termine della terza di notte di violente proteste contro il lockdown e il coprifuoco notturno imposti dal governo per arginare la diffusione del coronavirus. Lo riportano i media locali.
I tumulti più duri si sono verificati a Rotterdam, dove il sindaco, Ahmed Aboutaleb, ha emesso un'ordinanza che aumenta la discrezionalità della polizia in materia di arresti. Il provvedimento ha accresciuto la rabbia dei facinorosi, che hanno spaccato vetrine, saccheggiato negozi, appiccato fuochi e distrutto autobus nella città portuale. I rivoltosi hanno aggredito i giornalisti intervenuti e si sono scontrati con la polizia, che ha risposto con i cannoni ad acqua al lancio di pietre e petardi. Aboutaleb ha condannato le violenze parlando di "ladri spudorati".
Le sommosse si sono estese anche a città più piccole, come Amersfoort, Geleen e Harleem, dove le forze dell'ordine hanno utilizzato lacrimogeni per disperdere la folla.
Disordini anche a L'Aia e nel Brabante, dove, nella città di ‘s-Hertogenbosch, alcune persone hanno cercato di assaltare gli ospedali. La polizia è intervenuta per creare cordoni di sicurezza intorno alle strutture sanitarie e le ambulanze sono state costrette a portare i malati in altre cliniche.
Il primo ministro, Mark Rutte, ha espresso condanna per la "violenza criminale" di quelle che la polizia ha definito "le peggiori rivolte in 40 anni". Koen Simmers, capo del sindacato di polizia Npb, ha assicurato che gli agenti sono preparati qualora i tafferugli continuino. "Spero che sia un caso isolato ma temo che possa essere un presagio dei giorni e delle settimane che verranno", ha dichiarato Simmers alla radio Nos.
Alcuni politici di destra, a partire da Geert Wilders hanno chiesto al governo di schierare l'esercito nelle strade ma al momento Rutte sembra escludere una simile ipotesi.