AGI - L'Italia è in prima fila in Sahel nella lotta al terrorismo. Lo ha detto la viceministra agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale Emanuela Del Re, che ha partecipato in videoconferenza alla sessione di apertura della “4° Conferenza sul Rafforzamento della Fiducia tra le Forze di Difesa e Sicurezza e le Popolazioni dello Spazio del G5 Sahel” organizzata dalla Mauritania, in qualità di Presidente in esercizio del G5 Sahel.
Prendendo la parola dopo i Ministri degli Esteri mauritano, Ismail Ould Cheikh Ahmed e danese, Jeppe Kofod, la Vice Ministra ha rilevato come il rafforzamento dei rapporti di fiducia tra le forze di difesa e di sicurezza e le popolazioni del Sahel è una questione cruciale per la stabilità della regione che richiede un approccio coordinato a lungo termine.
“Ora è necessario ridefinire i nostri interventi secondo priorità chiare, ponendo al centro delle nostre azioni comuni i bisogni e le aspettative delle popolazioni civili. Il contrasto all'influenza dei gruppi jihadisti non avviene solo attraverso l'uso della forza, ma comporta soprattutto la promozione di un modello alternativo e più efficace di governance e la diffusione di una cultura dei diritti umani. Si tratta quindi di definire sempre nuovi metodologie adattate a un ambiente di sicurezza in continua evoluzione.”, ha detto Del Re.
La viceministra ha quindi assicurato che l'Italia sarà in prima linea a supporto delle Forze Armate saheliane nella lotta ai gruppi terroristici. "Le attività di formazione italiana nel settore della sicurezza proseguiranno anche nell'ambito della nostra missione bilaterale di formazione e assistenza in Niger, così come la nostra partecipazione alla MINUSMA e alle missioni PSDC europee nella regione". In tutto questo, non dobbiamo dimenticare l'importanza dei diritti umani, ha avvisato Del Re sottolineando l'importante contributo che l'Italia ha dato all'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, per assistere la Joint Force del G5 Sahel nell'attuazione del quadro di conformità in tema di diritto internazionale umanitario.
“Continueremo a garantire i nostri sforzi in termini di "rafforzamento delle capacità" nei settori dell'antiterrorismo, della lotta ai traffici illeciti e del rispetto del diritto internazionale umanitario attraverso la collaborazione messa in atto tra le nostre forze di polizia e le forze di sicurezza del G5 Sahel”, ha concluso.