AGI - Lo Stato Islamico ha rivendicato la responsabilità dei due attentati suicidi che ieri hanno colpito un mercato nella capitale irachena, uccidendo almeno 32 persone e ferendone altre 110.
Gli attentati hanno investito l'area commerciale di Bab al-Sharqi, nel centro di Baghdad, che aveva subito un attacco simile nel gennaio 2018, provocando la morte di 27 persone. Gli attacchi suicidi hanno caratterizzato per anni la vita quotidiana della capitale irachena, ma dal 2017 erano diventati molto rari, dopo la sconfitta dello Stato islamico.
“Daesh potrebbe essere dietro agli attacchi”, aveva detto ai giornalisti dopo le esplosioni il capo della protezione civile, il maggiore generale Kadhim Salman. Il primo ministro Mustafa al-Kadhimi ha incontrato i massimi vertici della sicurezza, mentre il presidente, Barham Salih, ha condannato l'attacco, dicendo che l'Iraq è contrario ai tentativi di destabilizzare il Paese.
Il colonnello Wayne Marotto, portavoce della coalizione guidata dagli Stati Uniti contro lo Stato islamico, ha twittato che l'attacco è stato “l'ennesimo esempio di terroristi che uccidono gli iracheni e danneggiano coloro che cercano la pace”.