Per il secondo giorno consecutivo negli Stati Uniti sono stati fatti più di un milione di vaccini. Il dato è riportato dai Centri federali della sanità. Se questo ritmo venisse mantenuto a lungo, verrebbe raggiunto, e superato, il traguardo che il nuovo presidente, Joe Biden, si è posto alla vigilia del suo mandato: fare cento milioni di vaccini nei primi cento giorni della sua presidenza. Quella che sembrava un’impresa, in realtà appare quasi un ‘facile' obiettivo.
L’incremento, rispetto al passato, non è poi così significativo: sotto l’amministrazione Trump sono state somministrate in media 914 mila dosi al giorno, con un record di 1,1 milione di dosi registrato una settimana fa. Finora sono più di 17,5 milioni le persone vaccinate, di cui due milioni e mezzo hanno ricevuto la seconda dose.
Secondo Nbc News, Biden è intenzionato a incoraggiare gli Stati ad avviare fin da subito la vaccinazione anche tra le persone che hanno almeno 65 anni, assieme ai lavoratori essenziali, compresi gli insegnanti e chi lavora nei negozi di alimentari. Il problema sono le scorte: molti Stati hanno comunicato di essere in grado di aumentare il ritmo dei vaccini, ma di non avere dosi a sufficienza.
Nella sola città di New York sono stati fatti più di 500 mila vaccini, ma a 25 mila persone è stato annullato l’appuntamento perché non c’erano più scorte. L’obiettivo di raggiungere il milione entro fine mese è destinato a sfumare, ma non è un problema che riguarda solo New York.
Questa nuova emergenza americana potrebbe finire per mettere in ulteriore difficoltà l’Europa e l’Italia. Proprio per favorire l’amministrazione Biden, Pfizer avrebbe ridotto la distribuzione nel Vecchio continente del numero di scorte già promesse. Se così fosse, saremmo di fronte a una agghiacciante competizione Europa e Stati Uniti per accaparrarsi le dosi. Secondo il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri questa settimana l’Italia ha ricevuto il "29 per cento in meno del previsto”, la prossima settimana arriverà il 20 per cento in meno. Le regioni minacciano di fare causa a Pfizer, e vogliono capire se l’America ha svolto un ruolo diretto nelle scelte della casa farmaceutica. Le conseguenze della pandemia, però, non si attenuano: mercoledì, giorno dell’insediamento di Biden, si sono registrati negli Usa 4.131 morti, nuovo record del 2021, dopo quello registrato il 7 gennaio. Il totale dei decessi, secondo i dati della Johns Hopkins University, è salito a 410 mila, quello dei contagi è arrivato a 24 milioni e 611 mila.