(AGI) - Mezzi blindati e soldati occupano le strade principali dell’area federale di Washington D.C., tra la Casa Bianca e Capitol Hill, e attorno ai palazzi della politica di tutti i cinquanta Stati. A meno di tre giorni dall’Inauguration Day, che segnerà l’inizio della presidenza di Joe Biden, sale la tensione per possibili nuovi scontri, dopo l’assalto al Congresso avvenuto il 6 gennaio. Nella capitale la zona vietata all’accesso parte fin dal centro.
Il National Mall, luogo iconico di ogni celebrazione presidenziale, è chiuso da giorni. Quasi 10 mila soldati della Guardia nazionale sono arrivati a Washington D.C. da 46 Stati, ma in tutto il numero dei militari impegnati nella sicurezza dell’area raggiungerà i 25 mila.
A Richmond, Virginia, dove un anno fa manifestarono migliaia di difensori del diritto alle armi, il governatore Ralph Northam ha lanciato un appello a non ripetersi il 20 gennaio. “Se qualcuno - ha detto in un discorso pubblico - ha intenzione di venire qui o arrivare fino a Washington con animo malato, vi chiedo di cambiare direzione e tornare a casa”.
Scontri sono attesi in Michigan, dove ad aprile i manifestanti infuriati con il lockdown decretato dalla governatrice Gretchen Whitmer invasero il Congresso armati di fucili d’assalto. La Capitol Hill del Michigan ha cancellato ogni appuntamento per questa settimana, mentre in Oregon i lavori riprenderanno soltanto venerdì.
Dichiarato lo stato d’emergenza nello Utah, dove si temono violenze nella capitale, Salt Lake City.
L’area di Capitol Hill del Kentucky è inaccessibile da oggi. In California mille soldati della Guardia nazionale presidieranno i palazzi governativi. Moltiplicati i controlli e l’impiego di militari anche a Philadelphia, Pennsylvania, dove migliaia di agenti e militari si preparano a dover affrontare potenziali manifestazioni di violenza da parte dei sostenitori trumpiani. Identica situazione viene segnalata a Trenton, capitale politica del New Jersey, nel Delaware, in Louisiana e in North Carolina. Alcune compagnie aeree americane hanno deciso di sospendere il servizio alcolici a bordo dei voli da e per Washington, fino al 21 gennaio.