AGI - Una squadra di scalatori nepalesi è entrata nella storia per essere stata la prima a conquistare la vetta del K2 in inverno, una sfida che ha visto coinvolti sessanta alpinisti divisi in quattro squadre nelle scorse settimane. Il successo della spedizione è stato però funestato da un tragico incidente in parete, che ha portato alla morte di un alpinista spagnolo, Sergi Mingote.
Dopo il primo tentativo nel 1987, solo poche spedizioni hanno provato a scalare in inverno la seconda montagna più alta del mondo, 8.611 metri nella catena del Karakorum, che divide la Cina dal Kashmir. i, soglia superata dagli scalatori nepalesi sabato scorso grazie alle positive condizioni climatiche. Sulla vetta del K2 i venti possono soffiare fino a una velocità di 200 chilometri orari e le temperature possono scendere a 60 gradi sotto zero.
Secondo Reinhold Messner, l'ascensione del K2 è più difficile di quella dell'Everest, il tetto del mondo. La bellissima montagna è stata conquistata per la prima volta da una spedizione italiana, il 31 luglio del 1954: a raggiungere la vetta furono gli alpinisti Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, ma fu essenziale il contributo di Walter Bonatti e Amir Mahdi, che portarono le bombole che avrebbero utilizzato nell'ultimo tratto, come è stato appurato molti decenni dopo.
Secondo quanto ha riferito il ministro della Salute spagnolo e amico personale di Mingote, Salvador Illa, l’alpinista è caduto mentre tornava al campo base. L’esponente del governo Sanchez si è detto “sgomento dalla notizia dell’incidente che ha messo fine alla vita di un magnifico atleta, ex sindaco socialista di Parets e amico”. La tragica morte dell’alpinista cinquantenne è stata confermata dal leader della spedizione, Chhang Dawa.
Anche il premier Pedro Sanchez, ha commentato con tristezza la morte dell’atleta spagnolo: “Voleva far parte della storia raggiungendo per la prima volta la vetta in pieno inverno. Un tragico incidente ha posto fine alla sua vita”, ha scritto su Twitter.