AGI - I trafficanti di droga guardano sempre più al Nordafrica come punto di passaggio della cocaina verso l’Europa. A confermarlo, secondo quanto riferito dall'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc), due sequestri di stupefacenti provenienti dal Sudamerica e diretti verso la Libia.
Queste non sono, però, le prime scoperte di cocaina spedite in Libia negli ultimi anni, anche se sono le più grandi. Anche Algeria, Tunisia e Marocco hanno registrato un aumento dei sequestri. Secondo il rapporto 2020 dell'Unodc, i sequestri complessivi di cocaina in Nordafrica sono aumentati, da 1,2 tonnellate nel 2015 a 3,3 tonnellate nel 2017 e 5,6 tonnellate nel 2018.
Questi sequestri, secondo la società di consulenza di intelligence marittima Dryad Global, renderebbero evidente come le rotte abituali attraverso l'Africa occidentale sarebbero sempre meno frequentate e forniscono ulteriori prove di come le reti di trafficanti sudamericane stiano cercando di stabilire punti di trasbordo diretto anche nei paesi del Maghreb.
Secondo un rapporto del 2019 dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, la Libia starebbe diventando un nuovo hub per gli stupefacenti. Il paese ha un mercato interno della cocaina, insieme a quello resina di marijuana e oppioidi, in crescita. Quindi una parte degli stupefacenti rimarrebbe nel paese, ma una quantità importante verrebbe poi destinato all’Europa.