AGI - Con la Brexit si interrompe anche lo scambio di multe tra i Paesi dell'Ue e la Gran Bretagna: senza un nuovo accordo i cittadini britannici non si vedranno recapitare a casa gli accertamenti per le violazioni commesse in Ue e viceversa.
Ovviamente vale solo per le contravvenzioni rilevate elettronicamente (generalmente autovelox e controlli elettronici ai semafori). In caso di presenza degli agenti, la multa dovrà essere pagata all'istante (pena il fermo del mezzo). Ciò si traduce per la Francia - secondo i media francesi - in un ammanco che può arrivare fino a 60 milioni di euro l'anno.
Finora gli inglesi sono stati i primi destinatari delle multe recapitate dalla Francia all'estero. Nel 2019 sono state oltre 440 mila, che vanno dall'uso di un telefono durante la guida (135 euro) al superamento del limite di velocità di oltre 50 chilometri all'ora (1.500 euro).
L'intenzione della Francia è ripristinare lo scambio di dati quanto prima. "Stiamo per avviare negoziati bilaterali con l'Inghilterra, al fine di raggiungere un accordo come con la Svizzera", spiegano fonti del ministero dell'Interno citate dal giornale Caradisiac. Resta da vedere quanto dureranno questi colloqui. In ogni caso, allo stato attuale l'impatto dovrebbe essere comunque marginale alla luce del quadro sanitario e del blocco di circolazione a causa della pandemia.