AGI - Il controllo del Senato è appeso ad un pugno di voti e i dem vedono rosa. Con il 99% delle schede scrutinate, il dem Jon Ossoff è avanti al repubblicano David Perdue per un migliaio di preferenze mentre il collega di partito Raphael Warnock ha un vantaggio di 36.000 schede sulla rivale Kelly Loeffler.
Associated Press e la tv conservatrice Newsmax hanno decretato la vittoria di Warnock, oltre al diretto interessato, ma Loeffler non concede. "Georgia, sono onorato per la fiducia che mi hai dimostrato, questa sera ti prometto che andrò al Senato per lavorare per tutti gli americani", proclama Warnock in livestream poco prima dell'una di notte.
È il primo afroamericano e il primo democratico della Georgia eletto al Senato da 20 anni. Il segretario di Stato del Peach State, Brad Raffensperger, ha definito le gare sul filo del rasoio e ha escluso una schiarita prima dell'ora di pranzo, proprio mentre il Congresso sarà riunito in seduta plenaria per certificare l'elezione di Joe Biden alla Casa Bianca.
Il destino si diverte a giocare a dadi con la storia.
Ai dem servono entrambe le vittorie per tingere di blu la Camera Alta mentre al partito dell'Elefante ne basterebbe una sola. Joe Biden non commenta, mentre Donald Trump rilancia le accuse di brogli, di schede buttate, esorta i repubblicani a combattere. "Se il vice presidente si fa avanti per noi, vinceremo la presidenza", twitta "The Donald", dopo aver smentito che Mike Pence gli avrebbe detto di non poter ribaltare il verdetto dell'urna in Congresso durante la speciale sessione di certificazione dei voti del collegio elettorale. "I commenti del vice presidente Pence riportati dal New York Times sono fake news", afferma il comandante in capo in una nota, "non lo ha mai detto, il vice presidente ed io concordiamo totalmente sul fatto che abbia il potere di agire".
Trump ha dato appuntamento ai suoi sostenitori alle 11 all'Ellipse, il parco a sud della Casa Bianca. "Arrivate presto", ha esortato, promettendo "una grande folla" alla marcia di protesta contro la certificazione di Biden. "Wow, vi sentiamo dalla West Wing. Grazie", ha twittato Dan Scavino, ringraziando il popolo di Trump che già da ieri si è riversato nella capitale tornata a blindarsi come il giorno dell'Election Day.
Come andrà a finire? Gli americani vanno a letto e non sanno ancora chi controllerà il Senato. I dem sperano di mettere fine al regno del repubblicano Mitch McConnell (sui social i progressisti ironizzano sul suo prossimo ruolo di "leader della minoranza"), ci sono vicini, una sconfitta per Trump - soprattutto per la caduta Kelly Loeffler, la candidata che ha sostenuto di più - diventa un problema di tenuta della sua leadership sul Gop, potrebbe segnarne il declino e aprire la lotta per il controllo del partito.
I mercati sono un buon indicatore di quello che può accadere nel quadro politico: la Borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso, i future di Wall Street sono negativi, i mercati europei hanno aperto in rialzo. La Georgia è un fattore importante, sarà una lunga giornata nelle piazze finanziarie in attesa dei risultati consolidati del voto.
Il buzz degli investitori è che una vittoria dei dem darebbe ancora più forza all'ala progressista, dando più chance al percorso della riforma fiscale, con l'aumento delle tasse sulle società e i ceti più ricchi, le politiche Green e una regolazione più stringente nei settori dell'industria e dell'energia.
I dem non hanno ancora la vittoria in tasca, ma è vicina. Al risveglio, riapre l'autoscontro del Congresso, si contano i voti per la conferma dell'elezione del presidente, entra in scena Ted Cruz con il gruppo dei repubblicani "No Biden".
Altro giro, altra corsa. Ora tutti a nanna, al risveglio Biden vedrà l'alba e per Trump non sarà tenera la notte. Vedremo presto se per lui è arrivata anche l'ora del tramonto.