AGI. - Il gigante dell'e-commerce cinese Alibaba è sotto indagine antitrust in Cina, e le autorità di regolamentazione finanziaria cinesi avranno un incontro "nei prossimi giorni" con il suo braccio fintech, Ant Group.
Il doppio colpo alla galassia creata da Jack Ma è arrivato con due note diffuse a pochi minuti di distanza, nella mattina di oggi, dai media cinesi. Alibaba è sotto indagine per "sospetti comportamenti monopolistici", ha reso noto l'Amministrazione Statale cinese per la Regolamentazione del Mercato, aggiungendo che si tratta di "una misura importante per rafforzare la supervisione nel campo di internet", mentre "nei prossimi giorni", le autorità di regolamentazione finanziaria cinesi - la banca centrale, la Commissione per la Regolamentazione dei settori Bancario e Assicurativo, la Commissione per la Regolamentazione del mercato azionario e l'Amministrazione dei Cambi - avranno un incontro con Ant Group per discutere dei temi della supervisione finanziaria, della concorrenza, dei diritti dei consumatori e dello sviluppo dei servizi finanziari.
Alla notizia di indagini anti-trust, il titolo Alibaba è crollato: dopo i primi scambi, perdeva circa il 5% a Hong Kong, che ha aperto invariata, e nel corso della mattinata approfondisce le perdite, lasciando sul floor di Borsa il 6,4%. Nel mirino delle autorità cinesi ci sono alcuni comportamenti di Alibaba, tra cui quello di costringere i grossisti a scegliere una sola piattaforma. L'economia che ruota attorno a internet ha svolto un ruolo importante nella crescita della Cina, è il giudizio dell'authority per la regolamentazione del mercato, ma allo stesso tempo aumentano le preoccupazioni per "problemi di monopolio" delle piattaforme leader, con "rischi nascosti nello sviluppo economico".
Nel mirino c'è anche Ant Group: il prossimo sarà il secondo incontro con le autorita' finanziarie cinesi, dopo quello di inizio novembre, poche ore prima della sospensione a sorpresa del doppio debutto in Borsa a Shanghai e Hong Kong, in quella che era destinata a diventare la più grande Ipo di sempre, da oltre 35 miliardi di dollari.
Per contrastare le pratiche monopolistiche dei big di internet, la Cina ha varato nuove regole anti-trust il mese scorso, a cui il Ceo di Alibaba, Daniel Zhang, aveva promesso di attenersi: un dietrofront totale rispetto alle dure critiche alle autorità finanziarie cinesi pronunciate solo poche settimane prima a Shanghai da Jack Ma, che avevano irritato i vertici di Pechino, compreso lo stesso presidente, Xi Jinping.
La settimana scorsa, i dirigenti cinesi riuniti nella Conferenza Centrale del Lavoro Economico - l'incontro a porte chiuse annuale che stabilisce le linee da seguire nel corso dell'anno successivo - avevano confermato la volontà di rafforzare le misure anti-trust in Cina contro il rischio di una "espansione caotica" del capitale, promettendo un aumento della supervisione e una "risoluta opposizione" al monopolio e alla concorrenza sleale: un segnale chiaro che le autorità cinesi sarebbero andate avanti e avrebbero colpito senza fare sconti.