AGI - "Questa settimana segnerà l'inizio della fine del coronavirus". Con queste parole il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, ha rassicurato gli americani dopo essersi fatto iniettare in diretta video, insieme alla moglie Karen, una dose del vaccino di Pfizer-BioNTech, nel giorno che potrebbe vedere la Food and Drugs Administration (Fda) dare il via libera al siero anti Covid di Moderna, che sarà così il secondo a essere disponibile negli Stati Uniti.
"Non ho sentito niente. Fatelo tutti perché il vaccino è un miracolo", ha detto Pence dopo la puntura, per poi correggere il presidente Donald Trump, che in un tweet aveva annunciato il via libera e la distribuzione immediata del vaccino di Moderna. "Il vaccino Moderna non è stato ancora approvato, potrebbe esserlo in giornata", ha chiarito Pence, "la distribuzione di 5,9 milioni di dosi è già nel piano dalla prossima settimana". Il via libera all'autorizzazione di emergenza appare però cosa fatta, dopo che ieri il comitato consultivo di esperti della Food and Drug Administration (Fda) ha dato all'unanimità la luce verde al farmaco.
Si segnalano, intanto, intoppi nella distribuzione del vaccino di Pfizer. Axios scrive che molti ospedali Usa sono nel panico dopo che l'amministrazione federale ha comunicato l'invio un numero inferiori di dosi di vaccino di quanto previsto: quasi una decina di Stati riceverà dal 25 al 40 per cento in meno di dosi rispetto a quanto promesso.
L'amministrazione Trump non avrebbe fornito spiegazioni, mentre Pfizer ha spiegato di non avere problemi nel produrre il vaccino, avendo "milioni di dosi già stivate in magazzino". La Msnbc ha parlato di nove Stati in emergenza: Iowa, Kansas, Maryland, Michigan, Missouri, Nebraska, Oregon, Rhode Island e Washington State, il cui governatore, Jay Inslee, ha comunicato su Twitter che il taglio alle scorte sarà del 40 per cento. "È frustrante - ha commentato - abbiamo bisogno di accuratezza, di numeri certi su cui contare per pianificare un intervento che abbia successo sul lato pratico".