AGI - Dopo mesi di negoziati con Pechino, nella prima settimana di gennaio gli scienziati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) si recheranno a Wuhan, la città dove iniziò la pandemia di coronavirus, per indagare sull'origine del contagio.
Il portavoce dell'organizzazione Onu, Hedin Halldorsson, ha confermato l'avvio della missione internazionale, a un anno dalla comparsa dell'agente patogeno che ha infettato oltre 73 milioni di persone in tutto il mondo uccidendone più di 1,6 milioni.
Gli Stati Uniti, che hanno accusato la Cina di aver mentito sull'estensione del contagio, hanno chiesto un'inchiesta "trasparente" e hanno criticato alcune condizioni, come quella che consentirà a scienziati cinesi di condurre la prima fase della ricerca preliminare.
Le autorità cinesi denunciarono all'Oms il primo caso di una allora misteriosa polmonite il 31 dicembre 2019 e chiusero il mercato di animali vivi di Wuhan dal quale ritennero fosse partita l'infezione. La vera origine del virus e la maniera in cui sarebbe passato da animale a uomo è però ancora un mistero.
E la presenza a Wuhan di un importante istituto di virologia ha scatenato le ipotesi più disparate in chi sospetta che il SARS-CoV-2 possa essere uscito dai suoi laboratori.
La Cina sostiene invece che il virus possa essere arrivato dall'estero, dal momento che ne è stata trovata traccia in cibo congelato da importazione e che alcuni studi scientifici ritengono fosse presente in Europa già lo scorso anno.
La squadra che si recherà a Wuhan sarà composta da 12-15 esperti internazionali ed esaminerà i campioni umani e animali raccolti dai ricercatori cinesi nella prima fase dello studio.
Gli scienziati partiranno subito dopo Capodanno e resteranno nella città cinese per sei settimane, incluse due di quarantena, ha spiegato Thea Fischer, una scienziata danese che farà parte del team.
Un suo compagno di viaggio, Keith Hamilton, ha avvertito da parte sua che stabilire l'origine animale del virus sarà come "cercare un ago in un pagliaio". Un agente patogeno simile ma non identico a quello che causa il Covid-19 era stato identificato nel "ferro di cavallo minore", una specie di pipistrello.
Peter Ben Embarek, il massimo esperto in malattie animali dell'Oms, ha spiegato che i membri della missione contatteranno i lavoratori del mercato per chiedere loro come siano stati infettati.
"Non c'è nulla che indichi che il virus sia stato creato dall'uomo", ha aggiunto Embarek. L'ipotesi iniziale che il virus sia stato trasmesso all'uomo tramite il consumo di un animale infetto ha però perso quota. Il 'wet market' di Wuhan ora è ritenuto il luogo dove il nuovo coronavirus ha avuto la prima diffusione di massa, non il luogo di origine, che rimane ancora un mistero.