AGI- Le sanzioni americane non avranno effetti sulla Turchia e Ankara non si tirerà indietro dal possedere il sistema missilistico russo S-400. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu.
Gli Stati Uniti hanno imposto le sanzioni contro la direzione dell'industria della difesa turca (Ssb) membro della Nato, contro il suo capo Ismail Demir e altri tre dipendenti lunedì scorso per l'acquisizione dei sistemi di difesa missilistica S-400 russi.
"Alcuni sostengono che Washington abbiamo adottato le sanzioni più leggere contro la Turchia ma per noi le sanzioni sono sbagliate", ha aggiunto il capo della diplomazia di Ankara.
"Siamo pronti a normalizzare le relazioni con Washington - ha aggiunto - ma prima vanno risolti i problemi che ci sono".
"Non credo che l'Ue voglia rovinare i rapporti con l'imposizione di sanzioni nei confronti della Turchia nel vertice di marzo", ha fatto notare Cavusoglu. "Stiamo programmando con l'Unione europea una conferenza che riunisca tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo".
Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha affermato che le sanzioni statunitensi imposte alla Turchia per l'acquisto di sistemi di difesa russi sono un "attacco ostile" ai suoi diritti sovrani e all'industria della difesa, e la mossa è destinata a fallire.
Nei suoi primi commenti pubblici sulla mossa, Erdogan ha affermato che i problemi derivanti dalle sanzioni sarebbero stati superati e ha promesso di intensificare gli sforzi verso un'industria della difesa indipendente; ha inoltre criticato Washington per aver punito un alleato della Nato: “Che tipo di alleanza è questa? Che tipo di partnership è questa? Questa decisione è un aperto attacco ostile ai diritti sovrani del nostro Paese".