AGI - Divenuto simbolo della lotta al razzismo nel calcio, il match di Champions League tra Paris SG e Basaksehir Istanbul ha trovato un epilogo commovente e spettacolare (5-1), il giorno dopo la sua interruzione sulla base delle accuse di razzismo contro uno degli arbitri.
Al Parc des Princes, tra grandi striscioni con lo slogan "No al razzismo" sulle tribune svuotate dalla pandemia, i giocatori di entrambe le squadre si sono riscaldati con maglie bianche con lo stemma dei due club e lo stesso messaggio antirazzista.
In campo, durante l'inno della Champions League, i 22 atleti e la squadra arbitrale hanno messo un ginocchio a terra, gesto associato alla lotta al razzismo e simbolo del movimento Black Lives Matter, dimostrando che l'atmosfera era cambiata nel giro di 24 ore. Alcuni dei calciatori hanno anche alzato il pugno, rafforzando il loro gesto.
Ieri, i giocatori avevano deciso di tornare negli spogliatoi e di non riprendere il gioco per reazione alle parole del quarto uomo, il bulgaro Sebastian Coltescu, che si era rivolto al vice allenatore della squadra turca Pierre Webo', chiamandolo "nero".
L'indignazione di entrambe le squadre ha portato alla sospensione del match solo al 14esimo minuto di gioco. La decisione, dalla forte carica simbolica e mai vista nel mondo del calcio di questo livello, a volte bollato come come lassista su questo argomento, e' stata applaudita da tutto il mondo.
La partita, interrotta sullo 0-0 è ripresa oggi, con una nuova squadra arbitrale. Il Paris SG, già sicuro di essere agli ottavi, ha vinto con il punteggio di 5-1, con una tripletta del brasiliano Neymar, assicurandosi il primo posto nel suo girone. Ma l'esito sportivo era quasi secondario in questo incontro che ha già fatto la storia.
A bordo campo era presente Pierre Webò, suo malgrado uno dei protagonisti di questa polemica e a cui era stato dato un cartellino rosso ieri. La Uefa ha annunciato, dopo diverse ore di polemiche, l'apertura di un'"inchiesta approfondita". Il controverso arbitro Ovidiu Hategan e' stato sostituito al fischio dall'esperto olandese Danny Makkelie. Il cambio di arbitro era una delle condizioni per la ripresa della partita.
L'impresa dell'Atalanta
L'Atalanta approda per il secondo anno di seguito agli ottavi di Champions League superando 1-0 l'Ajax ad Amsterdam. La rete decisiva è stata segnata dal colombiano Luis Muriel all'85esimo minuto. La squadra bergamasca chiude il girone al secondo posto dietro il Liverpool.
La clamorosa eliminazione dell'Inter
L'Inter pareggia 0-0 a San Siro contro lo Shakhtar Donetsk, nella sesta giornata di Champions League, e termina la sua avventura europea. La squadra di Conte chiude con soli 6 punti in 6 partite rimanendo desolatamente all'ultimo posto del gruppo B. Real Madrid e Borussia Moenchengladbach, rispettivamente prima e seconda, accedono agli ottavi, gli ucraini, terzi, in Europa League.
Per i nerazzurri resta il rammarico per la traversa colpita da Lautaro Martinez nel primo tempo e per le occasioni sprecate da De Vrij nel primo tempo e Lukaku nella ripresa.
Gli ingressi di Perisic, Sanchez e Eriksen non hanno cambiato l'esito della partita nonostante due grandi occasioni nel finale: la prima per l'attaccante cileno, a pochi minuti dal novantesimo, il cui tiro però è stato murato da Lukaku; e la seconda per il danese, in pieno recupero, con un tiro da fuori sventato dal portiere avversario. Troppo poco per ottenere un successo, e una qualificazione, ampiamente alla portata dell'Inter.