AGI - Al via la vaccinazione di massa anti-Covid in Russia, con la distribuzione del siero Sputnik V in 70 ambulatori di Mosca. I primi a riceverlo sono dottori e dipendenti sanitari, ma anche insegnanti e operatori sociali, tra le categorie più a rischio di contagio.
Nella capitale, epicentro dell'epidemia di Covid nel Paese, "nelle prime cinque ore, 5 mila persone si sono iscritte per riceverlo, insegnanti, dottori, operatori sociali, quelli che rischiano di più la loro salute e le loro vite", ha riferito ieri il sindaco Sergei Sobyanin. Da questa prima fase di vaccinazione sono esclusi gli over-60, insieme a persone che soffrono di malattie croniche e donne incinte; il siero, gratuito, viene somministrato su base volontaria in due tempi, a distanza di 21 giorni.
La Russia ha sviluppato finora due vaccini, lo Sputnik V e un secondo siero proveniente dal Vector Institute siberiano; in entrambi i casi le sperimentazioni cliniche non sono state ancora concluse. Lo Sputnik V è nell'ultima fase dei test, con il coinvolgimento di 40 mila volontari; il mese scorso le autorità hanno annunciato che dai risultati preliminari è efficace al 95%.
Scienziati hanno espresso preoccupazioni per la velocità con cui la Federazione si sta muovendo sul tema, dando il via libera e lanciando una vaccinazione di massa senza aver completato tutti i passaggi.
Nelle ultime 24 ore, la Russia ha registrato altri 28.782 casi di coronavirus, mai così tanti in un giorno, portando il numero complessivo di contagi a 2.431.731, il quarto Paese al mondo. A Mosca, la più colpita, i nuovi positivi sono stati 7.993. Dall'inizio della pandemia, sono morte di Covid oltre 42 mila persone.