AGI - In tutto il mondo è corsa al vaccino anti-coronavirus e la casa farmaceutica Moderna prevede di avere tra i 100 e i 125 milioni di dosi disponibili a livello globale nel primo trimestre del 2021, di cui 85-100 milioni negli Stati Uniti e 15-25 milioni al di fuori degli Usa. In Europa la Gran Bretagna anticipa tutti con la previsione di avviare la campagna la prossima settimana, probabilmente martedì, dopo che ieri sono arrivate le prime dosi del farmaco sviluppato da Pfizer/BioNTech. E le autorità di Mosca hanno annunciato che già da oggi è possibile per gli operatori educativi e sanitari prenotare on line l'appuntamento. Il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, prevede che 15-20 milioni di spagnoli saranno vaccinati entro maggio o giugno, anche se più della metà dei suoi connazionali, secondo un sondaggio, preferirebbe aspettare.
Il ministro agli Affari economici della Gran Bretagna, Alok Sharma, si è detto "fiducioso" che 800 mila dosi saranno pronte per l'inizio del programma. Un primo carico di dosi è giunto nel Regno Unito attraverso il tunnel della Manica a bordo di alcuni camion privi di marchio, un'operazione 'top secret' per evitare che il prezioso carico potesse essere "danneggiato o intercettato".
E Fauci si scusa con Londra
L'agenzia britannica per la regolamentazione dei farmaci (Mhra) ha respinto le critiche alla sua rapida approvazione: "Nessun vaccino verrebbe autorizzato nel Regno Unito se non soddisfacesse gli standard di sicurezza, qualità ed efficacia", ha sottolineato l'agenzia, assicurando che "tutti i vaccini sono soggetti a robusti test clinici che soddisfano gli standard internazionali". L'immunologo americano Anthony Fauci, tra coloro che avevano accusato l'ente britannico di "troppa fretta", si è poi scusato assicurando di avere "grande fiducia in ciò che sta facendo il Regno Unito, sia scientificamente che in termini di regolamentazione".
Intanto negli Usa la Food and drug Administration (Fda) prevede di vaccinare 20 milioni di persone entro la fine dell'anno, dopo che Moderna ha assicurato che il suo vaccino ha il potenziale per garantire un'immunita' prolungata e che prevede di avere 20 milioni di dosi pronte per la distribuzione negli Stati Uniti già in questo ultimo scorcio del 2020. La società ha reso noto che, secondo gli studi dell'Istituto nazionale statunitense di allergie e malattie infettive, i partecipanti alle prime fasi degli studi clinici del vaccino hanno mantenuto "alti livelli di anticorpi neutralizzanti" per tre mesi dopo il primo vaccino e due mesi dopo il secondo. Lo studio rileva inoltre che il vaccino ha "il potenziale per fornire un'immunità duratura" al coronavirus, senza causare effetti collaterali importanti dopo due mesi.
La Cina promette un "grande annuncio"
Sulla questione dei vaccini è intervenuto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel: "Ècruciale per la credibilita' dell'Europa", ha avvertito.
La Cina ha assicurato che avrà 600 milioni di dosi pronte per l'uso entro la fine dell'anno. Wang Junzhi, vice direttore della task force di esperti per lo sviluppo del vaccino, ha anticipato che ci sarà un grande annuncio nelle prossime una o due settimane.