AGI - Stava trasportando armi il comandante dei pasdaran ucciso ieri in un attacco aereo al confine tra Iraq e Siria. Lo hanno riferito alla Reuters fonti della sicurezza irachena, secondo le quali nell'attacco, effettuato con un drone, sono morte altre tre persone oltre al comandante. Le fonti non hanno confermato il nome dell'alto ufficiale ucciso, che alcuni media arabi hanno identificato in Muslim Shahdan. Il veicolo sul quale viaggiavano le quattro vittime sarebbe stato colpito dal drone una volta entrato in territorio siriano dall'Iraq. A recuperare i corpi sarebbero state le milizie sciite irachene vicine a Teheran. L'uccisione del comandante sembra rientrare nelle operazioni aree contro obiettivi iraniani in Siria lanciate da Israele.
Le minacce di Teheran ad Abu Dhabi
In un contesto di crescente tensione, lo scorso fine settimana le autorità iraniane hanno contattato "direttamente" il principe della corona emiratina, Mohammed bin Zayed, minacciandolo di rappresaglia in caso di un attacco statunitense contro Teheran. Lo ha riferito a Middle East Eye una "fonte di alto livello degli Emirati Arabi Uniti".
Secondo la fonte, l'Iran avrebbe avvertito Abu Dhabi che avrebbe considerato il regno "direttamente responsabile dell'uccisione di Mohsen Fakrizadeh", l'architetto del programma nucleare iraniano, il cui assassinio, secondo il New York Times, sarebbe stato rivendicato in forma non ufficiale dall'intelligence israeliana.
Gli Emirati Arabi Uniti sono uno stretto alleato degli Usa nel Golfo e hanno stretto di recente un accordo per la normalizzazione dei rapporti con Israele. Secondo la fonte emiratina, la minacciosa telefonata di Teheran sarebbe giunta poche ore dopo la condanna per l'uccisione di Fakrizadeh espressa dal ministro degli Esteri di Abu Dhabi.
La cautela di Riad
Se in pubblico il governo iraniano minaccia una dura risposta all'attentato contro lo scienziato, Middle East Eye ha riportato che il generale iraniano Esmail Qaani avrebbe ordinato alle milizie sciite alleate irachene di sospendere gli attacchi contro obiettivi americani nel timore che Donald Trump, nelle sue ultime settimane di mandato, scateni un attacco militare contro l'Iran.
Secondo alcuni media arabi, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, nel suo recente viaggio riservato a Riad, avrebbe cercato di convincere il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, a sostenere un attacco coordinato sulle infrastrutture nucleari iraniane. Salman avrebbe pero' rigettato l'idea, sostenendo che con l'arrivo di Joe Biden alla Casa Bianca l'Iran scegliera' un approccio meno aggressivo nella speranza di un allentamento delle sanzioni Usa.
Gli alleati degli Stati Uniti nel Golfo confidano quindi in un rapido allentamento delle tensioni nell'area in seguito al cambio della guardia a Washington, il che renderebbe avventato un attacco nel breve periodo, nonostante le recenti aggressioni dei miliziani yemeniti Houti, alleati dell'Iran, contro le infrastrutture petrolifere saudite.