La Danimarca sta abbattendo milioni di visoni allevati nel suo territorio - la popolazione complessiva è di 17 milioni - a causa di una mutazione del Covid-19 già trasmessa a 12 persone, che minaccia l'efficacia di un futuro vaccino per l'uomo. Lo ha annunciato la premier Mette Frederiksen.
Per l’Ente Nazionale Protezione Animali si tratta di un vero e proprio sterminio che dovrebbe far riflettere tutti gli Stati europei sulla necessità di dire stop agli allevamenti di animali da pellicce.
Massimo Comparotto, presidente dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), ha lanciato un appello al Governo e al Parlamento "affinché stabiliscano la chiusura per sempre di tutti gli allevamenti di animali da pelliccia in Italia, ancora attivi in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Abruzzo, prevedendo il recupero e la riabilitazione degli animali".
Secondo Comparotto questi allevamenti possono ricordare i cosiddetti ‘mercati umidi’ cinesi, come quello di Whuan, dove si è verificato il primo contagio da animale selvatico a uomo. "In questi stabilimenti gli animali vivono spesso in pessime condizioni igieniche e lo stress che subiscono dalla nascita all’uccisione è altissimo, costretti come sono a subire un’angusta cattività in scenari d’inferno. Un motivo di più per riflettere sulla necessità di chiudere tutti questi stabilimenti".