AGI - Torna la paura in Francia nel giorno in cui i musulmani celebrano la nascita di Maometto. Un uomo armato ha fatto irruzione nella cattedrale di Notre-Dame a Nizza e, armato di un coltello, ha sgozzato il custode e altre due donne, una decapitata. L'attentatore di Nizza, ferito dalla polizia e arrestato, è gravissimo.
Si tratta del migrante 21enne tunisino Brahim Aoussaoui. L'uomo è arrivato in Europa via Lampedusa a fine settembre e in Francia all'inizio di ottobre, hanno rivelato fonti vicine al dossier. A Lampedusa era stato messo in quarantena dalle autorità italiane prima di essere soggetto all'obbligo di lasciare il territorio italiano e lasciato libero.
Poco dopo, intorno alle 11:15, un'altra persona, armata di coltello, avrebbe tentato di attaccare gli agenti di polizia per strada ad Avignone: gli agenti hanno reagito aprendo il fuoco, lui è morto sul posto. A Gedda, un uomo è stato arrestato dopo aver aggredito con un coltello la guardia del consolato francese.
A Nizza, "l'assalitore, quando veniva ricoverato, non faceva altro che gridare 'Allah Akbar, Allah Akbar", ha raccontato il sindaco, Christian Estrosi. Il governo ha immediatamente attivato un'unità di crisi presso il ministero dell'Interno, presenti il premier Jean Castex e il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, che nelle prossime ore è atteso a Nizza. Ma intanto è caccia all'uomo nella città della Costa Azzurra, perché il timore è che ci sia un complice in fuga.
L'attacco a Nizza è iniziato intorno alle 9 del mattino dentro la basilica di Notre Dame: la cattedrale di Nizza, si trova sul Viale Jean Medecin (dedicato allo storico sindaco nizzardo), cuore pulsante della città: un vialone dove ci sono negozi, uffici e centri commerciali, che collega la stazione ferroviaria con la piazza simbolo della città, Place Massena. Sgozzato il custode, una delle vittime è una donna che, sebbene gravemente ferita in chiesa, era riuscita a fuggire e rifugiarsi in un bar vicino ma è morta poco dopo.
L'attentatore è adesso ricoverato in rianimazione all'ospedale Pasteur. Secondo la polizia, ci potrebbe essere un complice in fuga. Agenti della polizia nazionale stanno facendo ricerche in chiesa perché ci sono oggetti sospetti: "Speriamo di non trovare altre vittime", ha aggiunto il sindaco.
A Beauveau, sede del ministero dell'Interno, il presidente Emmanuel Macron, presiede la riunione della cellula di crisi immediatamente attivata dal premier Jean Castex e dal ministro dell'Interno Gerard Darmanin (i due erano all''Assemblea Nazionale, la Camera bassa in cui si svolgeva il dibattito sul lockdown).
A Nizza, intanto, il quartiere della cattedrale, a due passi dalla Promenade des Anglais, teatro di un altro terrificante attentato, è chiuso al traffico e deserto. Ma "la rabbia in Francia sta montando: da giorni si avvertiva qui a Nizza un'esasperazione palpabile", ha raccontato un testimone all'Agi. "Mi sono rintanato dentro l'ufficio perché vedevo la gente correre. Ho sentito sette colpi d'arma da fuoco e ho avuto molta paura", ha proseguito Fabrice Viriglio, proprietario di un'agenzia assicurazione accanto alla cattedrale di Nizza.
Nizza fu teatro il 14 luglio del 2016 di un sanguinoso attacco: un camion si lanciò contro la folla che partecipava alle celebrazioni della festa nazionale sul lungomare, la celebre Promenade. Il bilancio fu tragico: 86 morti più l'attentatore.
Il sindaco ha chiesto la chiusura in città tutti i luoghi sensibili, in primis chiese e asili nido. "Dobbiamo applicare il pugno duro. Non se ne può più, va sconfitto il nemico: l'islamofascismo", ha attaccato. "I cristiani non siano obiettivo da colpire", ha chiesto la conferenza dei vescovi francesi. Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha sollecitato l'unità degli europei "contro chi diffonde l'odio".
Il premier italiano, Giuseppe Conte, ha parlato di "vile attacco" e sollecitato "un fronte comune a difesa dei valori di libertà e pace". Il Consiglio francese del culto musulmano ha condannato fermamente l'accaduto e invitato a cancellare i festeggiamenti per il compleanno del profeta.
"Veniamo attaccati per la nostra libertà, non cederemo", ha dichiarato Macron dopo la sua visita a Nizza, "rafforzeremo la presenza dell'esercito nelle nostre strade, sempre nell'ambito dell'operazione Sentinelle. Passeremo dagli attuali 3 mila a 7 mila per difendere i cittadini e le istituzioni", ha aggiunto "con particolare attenzione a chiese e scuole". Il presidente francese ha rivolto un appello "all'unità e alla fermezza".
Il ministro francese degli Esteri Jean-Yves Le Drian ha lanciato da Parigi un "messaggio di pace al mondo musulmano", sottolineando che la Francia è il "Paese della tolleranza" e non "del disprezzo o del rifiuto". "Non ascoltate le voci che cercano di attizzare la sfiducia. Non ci lasciamo rinchiudere negli eccessi di una minoranza di manipolatori", ha dichiarato durante l'esame del bilancio del suo ministero all'Assemblea nazionale.