AGI - Torna la paura in Francia nel giorno in cui i musulmani celebrano la nascita di Maometto. Un uomo armato ha fatto irruzione nella cattedrale di Notre-Dame a Nizza e, armato di un coltello, ha sgozzato il custode e assalito altre due donne, una delle quali è stata decapitata. Secondo la polizia, ci potrebbe essere un complice in fuga. Il presidente francese, Emmanuel Macron, si è recato nella città, già straziata nel 2016 da un altro sanguinoso attentato, e ha promesso un rafforzamento della presenza dell'esercito nelle strade, lanciando un appello all'unità nazionale.
L'attentatore, ferito dalla polizia e arrestato, è gravissimo. Si tratta del migrante 21enne tunisino Brahim Aoussaoui, arrivato in Europa via Lampedusa a fine settembre e giunto in Francia all'inizio di ottobre. A Lampedusa era stato messo in quarantena dalle autorità italiane prima di essere soggetto all'obbligo di lasciare il territorio italiano e lasciato libero. A consentire di identificarlo è stata una tessera della Croce Rossa Italiana, ha spiegato il procuratore nazionale antiterrorismo, Jean-Francois Ricard. "Se per l'attentatore di Nizza sono confermati lo sbarco a Lampedusa a settembre, il passaggio da Bari e poi la fuga chiediamo le dimissioni del Ministro dell'Interno Lamorgese", ha dichiarato il leader leghista Matteo Salvini. Anche la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha chiesto al governo di "chiarire".
Aoussaoui era sconosciuto ai servizi segreti, ha dichiarato in conferenza stampa il procuratore nazionale antiterrorismo francese, Jean-Francois Ricard, spiegando che le impronte digitali del giovane non risultavano inoltre nelle banche dati delle forze dell'ordine.
Ucciso ad Avignone un uomo armato di coltello
Poco dopo, intorno alle 11:15, un'altra persona, armata di coltello, avrebbe tentato di attaccare gli agenti di polizia per strada ad Avignone: gli agenti hanno reagito aprendo il fuoco, lui è morto sul posto. A Gedda, in Arabia Saudita, un uomo è inoltre stato arrestato dopo aver aggredito con un coltello la guardia del consolato francese. Un afghano è stato infine arrestato a Lione perché minacciava i passanti con un coltello di 30 centimetri.
L'attentatore "quando veniva ricoverato, non faceva altro che gridare 'Allah Akbar, Allah Akbar", ha raccontato il sindaco, Christian Estrosi. Il governo ha immediatamente attivato un'unità di crisi presso il ministero dell'Interno, presenti Macron e il premier Jean Castex, che ha promesso una risposta "ferma, immediata e implacabile".
Il sindaco chiede il pugno duro: "Non se ne può più"
L'attacco a Nizza è iniziato intorno alle 9 del mattino dentro la basilica, situata sul Viale Jean Medecin (dedicato allo storico sindaco nizzardo), cuore pulsante della città: un vialone dove ci sono negozi, uffici e centri commerciali, che collega la stazione ferroviaria con la piazza simbolo della città, Place Massena. Sgozzato il custode, Aoussaoui ha aggredito due donne, una delle quali si è rifugiata in un bar vicino ma è morta poco dopo.
Il quartiere della cattedrale, a due passi dalla Promenade des Anglais è chiuso al traffico e deserto. Ma "la rabbia in Francia sta montando: da giorni si avvertiva qui a Nizza un'esasperazione palpabile", ha raccontato un testimone all'Agi. "Mi sono rintanato dentro l'ufficio perché vedevo la gente correre. Ho sentito sette colpi d'arma da fuoco e ho avuto molta paura", ha proseguito Fabrice Viriglio, proprietario di un'agenzia di assicurazione accanto alla cattedrale di Nizza.
Nizza fu teatro il 14 luglio del 2016 di un altro terrificante attentato: un camion si lanciò contro la folla che partecipava alle celebrazioni della festa nazionale sul lungomare, la celebre Promenade. Il bilancio fu tragico: 86 morti più l'attentatore. Il sindaco ha chiesto la chiusura in città tutti i luoghi sensibili, in primis chiese e asili nido. "Dobbiamo applicare il pugno duro. Non se ne può più, va sconfitto il nemico: l'islamofascismo", ha attaccato.
"I cristiani non siano obiettivo da colpire", ha chiesto la conferenza dei vescovi francesi. Il Consiglio francese del culto musulmano ha da parte sua condannato fermamente l'accaduto e invitato a cancellare i festeggiamenti per il compleanno del profeta. Una "ferma condanna" al "selvaggio" attacco è giunta dalla Turchia, impegnata in un duro scontro diplomatico con Parigi in seguito alle dichiarazioni di Macron sul "separatismo" di parte della comunità musulmana.
Il governo aveva lanciato l'allarme per possibili attacchi alle chiese
L'attentato nella cattedrale di Notre Dame a Nizza e gli attacchi ad Avignone e Lione non sono stati un fulmine a ciel sereno. In un telegramma trasmesso domenica scorsa a tutti i prefetti, il ministro dell'Interno, Gerald Darmanin, aveva fatto riferimento a un appello di islamisti alla jihad individuale contro le chiese di Francia e chiedeva un rafforzamento delle misure di protezione. Lo riferisce il quotidiano Le Figaro precisando che l'oggetto del telegramma in questione riguardava "maggiori misure di vigilanza".
La nota era stata diramata a seguito di un comunicato pubblicato lo stesso giorno dall'agenzia Thabat, "vicina all'organizzazione terroristica Al Qaida, che invitava esplicitamente a commettere azioni contro il nostro Paese, attacchi contro i simboli del cristianesimo nel contesto della jihad individuale". Il telegramma a firma di Darmanin è stato trasmesso al prefetto di polizia, ai prefetti delle zone di difesa e sicurezza, di regioni e dipartimenti, al prefetto di polizia delle Bouches du Rhone (Sud-Est). Nei giorni scorsi diversi media d'Oltralpe avevano fatto riferimento a questa minaccia e all'avvio del potenziamento dei dispositivi di sicurezza nei pressi di luoghi di culto in vista della festa di Ognissanti.
Macron: "I francesi devono unirsi, al di là della religione"
"Veniamo attaccati per la nostra libertà, non cederemo", ha dichiarato il presidente francese dopo la sua visita a Nizza, "rafforzeremo la presenza dell'esercito nelle nostre strade, sempre nell'ambito dell'operazione Sentinelle. Passeremo dagli attuali 3 mila a 7 mila per difendere i cittadini e le istituzioni", con particolare attenzione a chiese e scuole". Macron ha rivolto un appello "all'unità e alla fermezza" e ha assicurato che "i cattolici hanno il sostegno di tutta la Francia". "La religione deve essere esercitata liberamente, perché è un valore. Si deve avere la possibilità di scelta del proprio culto", ha dichiarato, "i francesi devono unirsi, al di là della religione di riferimento e del fatto che siano credenti o no. Qualunque sia la vostra religione, credenti o no, dobbiamo in questi momenti essere uniti e non cedere nulla allo spirito divisivo".
Il ministro francese degli Esteri Jean-Yves Le Drian ha da parte sua lanciato da Parigi un "messaggio di pace al mondo musulmano", sottolineando che la Francia è il "Paese della tolleranza" e non "del disprezzo o del rifiuto". "Non ascoltate le voci che cercano di attizzare la sfiducia. Non ci lasciamo rinchiudere negli eccessi di una minoranza di manipolatori", ha dichiarato durante l'esame del bilancio del suo ministero all'Assemblea nazionale.
Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha sollecitato l'unità degli europei "contro chi diffonde l'odio". Il premier italiano, Giuseppe Conte, ha parlato di "vile attacco" e sollecitato "un fronte comune a difesa dei valori di libertà e pace".
"È un momento di dolore, in un tempo di confusione. Il terrorismo e la violenza non possono mai essere accettati. L'attacco di oggi ha seminato morte in un luogo di amore e di consolazione, come la casa del Signore", ha dichiarato il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, "il Papa è informato della situazione ed è vicino alla comunità cattolica in lutto. Prega per le vittime e per i loro cari, perché la violenza cessi, perché si torni a guardarsi come fratelli e sorelle e non come nemici, perché l'amato popolo francese possa reagire unito al male con il bene."
"I nostri cuori sono con il popolo francese. L'America è al fianco del nostro più vecchio alleato in questa lotta. Gli attacchi terroristici islamici radicali devono cessare immediatamente. Nessun Paese, Francia o altro, può sopportarlo ancora a lungo!", è invece il tweet del presidente americano, Donald Trump.