AGI - L'Europa torna al lockdown, seppure declinandolo in maniera diversa in base alla situazione nei singoli Paesi. La Francia sceglie la via del rigore, seppure mantenendo aperte le scuole e le industrie. La cancelliera Angela Merkel sceglie invece una strada più morbida, simile a quella già adottata dall'Italia con l'ultimo decreto del presidente del Consiglio. E la risposta dei mercati arriva. Forte e chiara.
Wall Street in rosso
Wall Street chiude in profondo rosso. Gli scambi sui listini americani hanno risentito dell’aumento dei contagi da coronavirus negli Stati Uniti e in Europa. Nel Vecchio Continente Francia e Germania hanno annunciato ulteriori misure restrittive per contenere la pandemia. La prospettiva di nuovi lockdown coinvolge anche altri Paesi, scenario che metterebbe a rischio la ripresa globale dell’economia. A fine seduta il Dow Jones ha ceduto il 3,43%, lo S&P 500 il 3,54% e il Nasdaq il 3,73%.
Il discorso di Macron
La seconda ondata di Covid ha colpito la Francia con una violenza inaspettata, le strategie finora applicate non sono state sufficienti e per dare un colpo mortale al coronavirus non resta che la soluzione più dura: il Paese torna in lockdown nazionale, da venerdì fino almeno al 1 dicembre. Il presidente Emmanuel Macron in un discorso alla nazione precisa che la nuova 'chiusura' sarà diversa da quella della scorsa primavera.
Le nuove misure
Le nuove misure saranno spiegate nel dettaglio domani dal premier Jean Castex in una conferenza stampa alle 18.30. "Le scuole resteranno aperte", assicura, insieme ad asili, scuole medie e superiori, tutte con protocolli sanitari rafforzati, mentre l'università passerà alla didattica a distanza; aperti anche i cimiteri e saranno ammesse visite alle case di cura, rispettando le regole. "Tutti quelli che potranno rimanere a casa, dovranno farlo", ha aggiunto il capo dell'Eliseo, esortando a lavorare in smart working; "ma resteranno aperti uffici pubblici, aziende agricole, le fabbriche e il settore delle costruzioni". Vietati invece gli assembramenti pubblici così come le riunioni private: "E' il ritorno della certificazione". L'andamento dell'epidemia verrà valutato "ogni due settimane" per vedere se sarà possibile "allentare i vincoli. Siamo rigorosi per due settimane.
Coltivare la speranza
Se riusciremo a gestire meglio la situazione entro 15 giorni, potremo riaprire alcune attività”, ha precisato il presidente, invitando a "coltivare la speranza di poter festeggiare in famiglia il Natale: l'obiettivo è ridurre i contagi, da 40 mila a 5 mila e ridurre i ricoverati in ospedale e terapia intensiva".
La preoccupazione di Merkel
Angela Merkel appare in Tv visibilmente preoccupata, tornata nei panni della “Krisenkanzlerin”, quella che si è presentata ai giornalisti per annunciare il nuovo lockdown ‘soft’ in vigore in Germania a partire da lunedì per bloccare la nuova ondata di contagi: “È assolutamente chiaro, dobbiamo agire. E agire adesso”. L'obiettivo è tornare ad avere sotto controllo la pandemia del coronavirus. Misure “pesanti”, così le ha definite la stessa cancelliera al termine di un vertice durato quattro ore e mezzo con i governatori dei Laender: peraltro, una riunione in videoconferenza tutt’altro che facile, a quanto hanno riferito le gole profonde di Berlino.
Situazione seria
Fatto sta che Merkel non ha più voluto stare a guardare “la crescita esponenziale” dei contagi da Covid-19: oggi il Robert Koch Institut ha reso noto che si è sfiorata per la prima volta in assoluto la soglia delle 15 mila infezioni nelle 24 ore. “E’ una situazione seria”, ha scandito la cancelliera, che impone “un grande sforzo nazionale” per bloccare la nuova ondata e per scongiurare “un’emergenza sanitaria”. Si è rivolta ai tedeschi spiegando che l’obiettivo è quello di “poter tornare a dicembre ad una normale vita pubblica in Germania”.
Contatti al minimo
A partire da questo lunedì (ossia anticipando l’entrata in vigore di due giorni rispetto a quanto previsto dalla bozza che circolava ieri) e per la durata di quattro settimane, è stata disposta la chiusura di ristoranti, bar, palestre, cinema e teatri. Non solo: in pubblico potranno incontrarsi soltanto dieci persone di due nuclei familiari, verranno annullati tutti gli eventi pubblici, comprese le feste, mentre le partite della Bundesliga torneranno ad essere disputate a porte chiuse. Rimangono aperte le scuole, gli asili, le attività commerciali.
Ma in generale si chiede ai cittadini di ridurre “al minimo” i contatti fuori dal proprio nucleo. I festeggiamenti all’aperto così come in ambito privato sono “inaccettabili”. Chiusi i ristoranti, i bar, le discoteche: rimangono permessi solo l’asporto e la consegna a domicilio. Viene inoltre fermato tutto lo sport amatoriale, chiudono anche le palestre, le piscine, i centri fitness. Niente teatri, cinema, opere, concerti, così come devono chiudere i battenti anche le sale gioco, quelle dedicate alle scommesse, le fiere e persino le ‘case chiuse’.
Ipotesi lockdown anche in Gran Bretagna
Di lockdown soft si parla anche in Gran Bretagna dove i consiglieri scientifici del premier Boris Johnson spingono per la chiusura delle attività non essenziali almeno fino a Natale.