AGI - Con la firma dell'Honduras entra in vigore lo storico accordo della conferenza Onu del 2017, il primo che vieta anche test, produzione e immagazzinamento delle atomiche. Grazie alla cinquantesima ratifica nazionale, il primo trattato internazionale legalmente vincolante per la completa proibizione delle armi nucleari entrerà in vigore entro i prossimi 90 giorni (entro il 22 gennaio 2021). Lo ha annunciato la notte scorsa il segretario generale dell'organizzazione, Antonio Guterres, in una nota in cui sottolinea che si tratta di un "impegno importante verso l'eliminazione totale delle armi nucleari, che rimane la principale priorità delle Nazioni Unite in materia di disarmo".
Il testo non è stato firmato dai principali detentori dell'arma atomica, ma i promotori del trattato auspicano ugualmente che la sua entrata in vigore non sarà solo simbolica. I Paesi che hanno partecipato accreditati sono 129, 7 le organizzazioni internazionali tra le quali l'Unione europea e la Croce Rossa Internazionale, numerose le organizzazioni non governative (tra cui la International Campaign to Abolish Nuclear Weapons). Dei 195 Stati potenziali partecipanti (193 membri dell'Onu, più lo Stato Vaticano e la Palestina), 66 non hanno partecipato formalmente ai negoziati.
Tra questi si distinguono tutti gli Stati con armi nucleari (Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, Israele, India, Pakistan e Corea del Nord) e gli stati parte di alleanze militari che includono la deterrenza nucleare quali gli Stati della Nato (inclusa l'Italia e con la sola eccezione dei Paesi Bassi), la Corea del Sud, il Giappone, l'Australia.