AGI - La Russia e gli Usa "sono molto vicini" a un accordo sul controllo degli armamenti che congelerà le rispettive testate nucleari e apririrà la strada al rinnovo per un anno del Trattato New Start, in scadenza i primi del 2021. Lo ha dichiarato un funzionario dell'amministrazione Trump, citato dal Wall Street Journal.
"Siamo molto, molto vicini a un accordo", ha detto il funzionario, "ora che i russi hanno concordato sul congelamento delle testate nucleari, non vedo perché non possiamo trovare una soluzione per le rimanenti questioni, nei prossimi giorni". L'amministrazione Trump ha fatto pressione su Mosca perché si arrivasse a un accordo prima delle elezioni Usa del 3 novembre, così da poter includere anche questo dossier tra i successi diplomatici del presidente negli ultimi giorni di campagna elettorale.
Il presidente russo, Vladimir Putin, la scorsa settimana aveva proposto di prorogare di un anno, senza condizioni, il Trattato New Start, pietra angolare del regime internazionale del disarmo, e in scadenza nel febbraio 2021. La Casa Bianca aveva respinto la proposta, a meno che non fosse accompagnata da un congelamento del numero di testate nucleari sempre per un anno. La Casa Bianca aveva subito definito "inaccettabile" la proposta, fino a quando oggi il ministero degli Esteri russo ha fatto sapere che Mosca "offre di prorogare il New Start di un anno ed è pronta ad assumere un impegno politico con gli Stati Uniti per congelare il numero di testate nucleari che entrambe le parti hanno per questo periodo".
Le rimanenti questioni di cui ha fatto cenno il funzionario Usa, secondo il Wsj, sono la verifica del congelamento e la definizione di testate. "Il dipartimento di Stato Usa è pronto a un incontro immediatamente per finalizzare un accordo verificabile", ha dichiarato la portavoce Morgan Ortagus, "ci aspettiamo che la Russia dia disposizione ai suoi diplomatici di fare lo stesso".
Scopo dell'accordo è prendere tempo per arrivare a un nuovo Trattato sul controllo degli armamenti che rimpiazzi il New Start e che per l'amministrazione Trump deve comprendere tra i firmatari anche la Cina, cosa finora respinta dalla Russia e dalla stessa Pechino.