AGI - È ancora stallo al Congresso Usa sul nuovo piano di stimoli economici per attutire l'impatto dell'epidemia di coronavirus sull'economia. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha alzato l'asticella a 1.800 miliardi di dollari, per avvicinarsi ai 2.200 miliardi di dollari della proposta presentata dai Democratici che controllano la Camera dei Rappresentanti.
In un negoziato già complicato si è messo di traverso anche il leader della maggioranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell, che ha risposto "non credo" a chi gli chiedeva in conferenza stampa se fosse disposto a sostenere la cifra proposta dalla Casa Bianca. Nondimeno, Trump pare disposto ad aumentare ulteriormente la posta, pur premettendo che "sarà molto difficile fare qualsiasi cosa" insieme alla speaker della Camera, Nancy Pelosi.
"Problemi significativi"
"Spenderei di più, andrei più in alto", ha dichiarato il presidente in un'intervista a Fox Business. Il segretario al Tesoro, Steve Mnuchin, è apparso pero' scettico sulla possibilità di raggiungere un'intesa prima delle presidenziali del 4 novembre. "Sarà difficile chiudere l'accordo prima delle elezioni ma continueremo a provarci", ha dichiarato Mnuchin alla Cnbc, "non voglio dire che è improbabile, è che ci sono problemi significativi".
La prospettiva che i nuovi stimoli non vengano approvati in modo tempestivo ha innervosito Wall Street negli ultimi giorni. Il primo pacchetto del CARES Act è riuscito a sostenere i consumi e mantenere a galla le piccole imprese attraverso un programma di prestiti e sovvenzioni che è scaduto e va rinnovato. Va inoltre rifinanziato il piano di sostegno all'industria dell'aviazione, scaduto all'inizio di ottobre, il cui mancato rinnovo ha spinto le compagnie del settore a mettere in aspettativa forzata 32 mila dipendenti.
I dati di oggi sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, che hanno toccato i massimi da metà agosto, consiglierebbero un'accelerazione ma, con l'avvicinarsi delle elezioni, l'aumento della tensione politica non ha aiutato le trattative.
I Repubblicani hanno tentato di far approvare subito alcuni interventi mirati ma i Democratici li hanno sempre respinti al mittente dicendosi disposti ad approvare solo un pacchetto complessivo che contenga, nelle parole di Pelosi, "un piano chiaro per schiacciare il virus" nonché nuovi fondi per l'educazione e i disoccupati. In mancanza di un piano siffatto, anche il rinnovo del programma di sostegno all'aviazione rimarrà bloccato. "Il partito repubblicano ha concesso uno sgravio fiscale da 150 miliardi di dollari ai più ricchi e ora sostiene di non potersi permettere piu' aiuti ai disoccupati", ha twittato Nancy Pelosi.