"Gli Stati Uniti sanzionano 18 grandi banche iraniane". Lo annuncia il segretario di Stato Usa Mike Pompeo segnalando la volontà di tagliare finanziamenti a Teheran accusata di sostenere attività terroristiche e fare "estorsione" sul nucleare.
La sanzioni congelano ogni asset Usa che fa capo agli istituti inseriti nella lista nera e in linea generale impediscono agli americani di fare affari con loro. "Queste sanzioni entreranno in vigore dopo un periodo di 45 giorno di decantazione", precisa Pompeo, avvertendo che la campagna "di massima pressione economica continuerà fino a quando l'Iran non acconsentira' a finalizzare un negoziato complessivo che ponga fina al comportamento malevolo del regime".
Il capo della diplomazia Usa accusa Teheran di aver usato i fondi stanziati per il contrasto al coronavirus a scopi militari e ricorda come il ministro della Sanita' iraniano abbia chiesto: "Per quale scopo piu' importante sono stati usati".
"Noi conosciamo la risposta", dice Pompeo. Nel 2018 e 2019, il leader supremo Khamenei ha raccolto 4 miliardi di dollari per scopi militari e per aumentare i soldi destinati alla Guardia Rivoluzionaria (classificata da Washington come organizzazione terroristica) "e ha raddoppiato i fondi per le forze Basij - spiega Pompeo - che terrorizzano ogni giorno il popolo iraniano".