AGI - Polemica tra Svezia e Italia sui contagi da Covid. L'epidemiologo di Stato svedese, Anders Tegnell, ha dichiarato che nel suo Paese non vi è una seconda ondata della pandemia come quella che a suo dire si sta registrando in Italia. "Una seconda ondata è qualcosa di più esteso, in tutto il territorio, come in Italia e in Spagna", ha detto in un'intervista al Dagens Nyheter commentando la situazione nel Paese scandinavo.
Parole che hanno portato l'ambasciatore italiano a Stoccolma, Mario Cospito, a intervenire con una dichiarazione ufficiale per fare chiarezza. Anche perché sullo sfondo c'è il dibattito sulla controversa ricetta 'soft' di contrasto al Covid di cui Tegnell è stato il promotore, facendo della Svezia l'unico Paese europeo a non aver imposto alcun lockdown.
Le parole dell'epidemiologo, ha lamentato l'ambasciatore, "rischiano di trasmettere all'opinione pubblica svedese un'errata percezione della situazione epidemiologica in Italia, con il rischio anche di effetti 'depressivi' nei rapporti economici e sociali tra i due Paesi".
Il diplomatico ha presentato anche i numeri a sostegno della sua precisazione: "Secondo il rapporto della Agenzia europea per le malattie infettive (che ha sede a Stoccolma), negli ultimi 14 giorni il rapporto di nuovi contagi per 100 mila persone in Italia è stato pari a 45, mentre per la Svezia è stato di 57,6, per la Spagna 319,3 e - a titolo di esempio - per la Repubblica Ceca 311 e per la Francia 246".
Inoltre, "in Italia non esistono oggi misure restrittive molto diverse da quelle in vigore in Svezia (con l'unica eccezione dell'uso precauzionale delle mascherine) mentre, ed aggiungo purtroppo, in altri Paesi in queste ore entrano in vigore misure molto più restrittive".
Cospito ha sottolineato inoltre che "le strutture ospedaliere in Italia non registrano una eccessiva pressione dai nuovi contagi", anche perché la maggior parte dei positivi è in isolamento domiciliare.