AGI - L'artista belga Delphine Boel, riconosciuta come la quarta figlia dell'ex re Alberto II dopo un esame del Dna al quale il sovrano fu costretto, avrà ora il titolo di principessa, secondo la pronuncia del tribunale. Alberto II ha ammesso la paternità solo nel gennaio di quest'anno. L'ex re era poi stato costretto a rendere pubblico l'esito del test del Dna: il tribunale lo minacciò di una multa da 5.000 euro per ogni giorno di ritardo.
La vittoria della donna, 52 anni, è stata confermata dall'avvocato della Boel, Marc Uyttendaele.
È l'ultima tappa di una battaglia durata sette anni. Adesso Delphine Boel porterà il patronimico di Sassonia-Coburgo-Gotha, quello della famiglia reale.
La madre, la baronessa Sybille de Selys Longchamps ha rivelato che la relazione era durata 18 anni, tra il 1966 e il 1984, prima che il principe salisse al trono. Secondo la baronessa, a sua volta moglie di Jacques Boël, la gravidanza era stata inaspettata. "Pensavo di non poter avere figli perché avevo avuto un'infezione", ha detto in un'intervista.
All'epoca della relazione, Alberto II era già sposato con Paola Ruffo di Calabria dalla quale ha avuto tre figli: l'attuale re Filippo, la principessa Astrid e il principe Lorenzo.
Il re abdicò nel 2013 in favore di Filippo, perché arrivato alla soglia degli 80 anni.