AGI - La Cina e il suo espansionismo economico in Europa continua a preoccupare gli Usa, tornati a mettere in guardia l'alleato italiano nei confronti di Pechino e degli scopi strategici che persegue, con i rischi che ne conseguono, a cominciare dalla sicurezza delle reti.
È il messaggio portato a Roma dal segretario di Stato, Mike Pompeo, che ha visto prima il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il poi il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, con il quale ha tenuto una conferenza stampa alla Farnesina.
"Il Partito comunista cinese sta cercando di sfruttare la presenza economica in Italia per scopi strategici, non sono qui per fare partenariati sinceri di reciproco interesse", ha sottolineato il responsabile della diplomazia americana, esortando il governo italiano "a considerare in maniera attenta la sicurezza nazionale e la riservatezza dei dati dei propri cittadini".
La politica degli Stati Uniti verso Pechino è chiara, ha aggiunto il capo di Foggy Bottom: "Tutti gli attori che possono mettere fine al regime autoritario del Partito comunista cinese, devono farlo. Era la nostra missione, prima, e resterà tale dopo le elezioni".
Sulla sicurezza delle reti Pompeo è tornato a mettere l'accento dopo la conferenza stampa, con un tweet in cui ha assicurato che Washington "continuerà a lavorare con l'alleato italiano per per portare avanti le nostre priorità condivise, inclusa la sicurezza regionale e la salvaguardia delle infrastrutture strategiche".
Come ha risposto Di Maio
Preoccupazioni alle quali Di Maio ha risposto ribadendo che "l'Italia è saldamente ancorata a Usa e Ue a cui ci uniscono valori e interessi comuni della Nato e delle democrazie. Crediamo fortemente nei valori condivisi delle democrazie occidentali". Per poi assicurare che "per l'Italia ci sono alleati, interlocutori e partner economici. Un Paese come il nostro è aperto a possibilità di investimento, ma mai fuori dai confini" dell'Alleanza Atlantica.
"Sul 5G abbiamo ben presente le preoccupazioni Usa e la responsabilità che grava su ogni Paese della Nato. L'Italia è pienamente conscia della necessità di assicurare la sicurezza delle reti 5G, è un'assoluta priorità e per questo siamo a favore di regole Ue comuni", ha proseguito il titolare della Farnesina, ricordando la normativa avanzata messo in campo dal governo italiano, "considerata virtuosa dall'Ue".
Come ha replicato Huawei
"Siamo preoccupati dalla violenza schiacciante delle posizioni assunte Oltreoceano, che avrebbero messo in ginocchio qualunque azienda al mondo. Ma noi siamo i numeri uno e non ci faremo schiacciare" ha replicato il presidente di Huawei Italia Luigi De Vecchis durante la presentazione del Cybersecurity & transparency center del colosso cinese a Roma. "Noi non andremo via dall'Italia, non andremo via da questo mercato ed è difficilissimo che Huawei possa uscire dal mercato per questa situazione" ha aggiunto.