AGI - Due persone sono state ferite a Parigi in un attacco all'arma bianca, probabilmente una mannaia, nei pressi della vecchia redazione di Charlie Hebdo, dove nel 2015 i terroristi uccisero 12 persone per vendicare la pubblicazione di vignette su Maometto da parte del settimanale satirico. Per l'attacco è stato fermato un 18enne pakistano con precedenti penali e un 36emnne il cui ruolo è ancora da definire.
La dinamica dell'attacco
L'aggressione è avvenuta poco dopo mezzogiorno in i boulevard Richard Lenoir, non lontano dalla Bastiglia. La procura antiterrorismo di Parigi ha preso in carico il caso ed è stata aperta un'inchiesta per "tentato omicidio in relazione a un'azione terroristica, associazione terroristica criminale".
I feriti due collaboratori dell'agenzia di stampa Premieres Lignes. Un testimone che ha dato l'allarme ha riferito che la prima persona colpita è stata una donna, aggredita davanti al murale in omaggio ai fumettisti del settimanale ucciso nell'attentato terroristico del 2015 dopo la pubblicazione di controverse caricature del profeta Maometto. Nei giorni scorsi Charlie Hebdo aveva ripubblicato le caricature in coincidenza dell'inizio del processo, e al Qaeda aveva minacciato nuovi attacchi tramite i canali di propaganda del gruppo jihadista. L'attentato è avvenuto proprio nei giorni in cui è in corso il processo per l'attacco a Charlie Hebdo del 7 gennaio 2015, che andrà avanti fino al 10 novembre.
Il premier Castex
Il premier francese, Jean Castex, ha visitato la zona dell'attacco. Si tratta, ha osservato, di "un luogo simbolico" colpito "nello stesso momento in cui si svolge il processo per gli oltraggiosi attacchi contro Charlie Hebdo. Questa è un'opportunità per il governo di esprimere il suo attaccamento alla libertà di stampa, per affermare la nostra piena mobilitazione alla nazione", ha aggiunto. "Solidarietà alla Francia per il vile attacco nei pressi della ex sede di Charlie Hebdo", ha twittato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, "siamo vicini al popolo francese e seguiamo con apprensione l'evolversi della situazione. L'Italia è al fianco di chi combatte ogni forma di violenza".