AGI - Il ministro della Sanità ceco, Adam Vojtech, si è dimesso dopo aver ricevuto numerose critiche da politici ed esperti per la sua gestione della seconda ondata della pandemia di Covid-19. "Me ne vado per creare spazio nell'adozione di misure per combattere il Covid-19", ha spiegato Vojtech in una conferenza stampa.
La Repubblica Ceca è a una media di 193 positivi attivi su 100 mila abitanti negli ultimi 14 giorni, in Europa solo dietro la Spagna, con 300,5 casi.
Gli analisti locali sottolineano che Vojtech non ha seguito le raccomandazioni degli esperti che consigliavano di inasprire la politica contro il coronavirus a metà estate per contenere la diffusione del virus in autunno. La mancanza di restrizioni ha poi generato un'ondata di contagi nella comunità e, come reazione, è stata reintrodotta una serie di limitazioni che molti cittadini ora non comprendono e considerano capricciose.
Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 985 nuovi casi di contagio, un calo dopo sei giorni di continuo aumento del dato giornaliero, che ha portato il numero totale di contagi attivi a 24.032, con 503 persone ricoverate in ospedale e altrettante morte.
Le dimissioni di Vojtech sono state ben accolte dall'Ordine dei medici, il cui presidente, Milan Kubek, era stato molto critico nei confronti della gestione del ministro fino ad ora, che ha portato anche al contagio di 59 operatori sanitari. "La sua autorità tra la comunità specializzata era pari a zero", ha detto Kubek sulla gestione di Vojtech.