AGI - Con un discorso alla nazione per sottolineare la solennità del momento, il premier britannico, Boris Johnson, ha preparato il suo Paese a un inverno di restrizioni e ha avvertito che se i cittadini non rispetteranno le regole, dovrà inasprire le misure per arginare la diffusione "esponenziale" del coronavirus. "Per la minoranza che potrebbe continuare a infrangere le regole" le multe aumentano a 10 mila sterline, ha spiegato Johnson, avvertendo che il Regno Unito è atteso da mesi molto duri, fino alla prossima primavera.
"Dobbiamo agire o rischiamo di dover ricorrere a misure più severe in futuro, quando i morti saranno già aumentati e avremo un numero di contagi a livello della passata primavera", ha detto il premier, agitando lo spettro di un nuovo confinamento nazionale, che “minaccerebbe non solo i posti di lavoro, ma anche l'amorevole contatto umano da cui tutti dipendiamo".
Sulla stampa di ieri erano già trapelate alcune delle principali misure decise dal governo, che vanno dalla chiusura di pub e ristoranti alle 22, alla raccomandazione, per chiunque può farlo, di lavorare da casa. In arrivo multe da 200 sterline (216 euro) per chi non indossa le mascherine dove richiesto, ad esempio nei negozi o a bordo dei mezzi pubblici. Misure che saranno obbligatorie dalla prossima settimana in Inghilterra, poiché Scozia, Galles e Irlanda del Nord hanno adottato le proprie.
Nelle ultime 24 ore sono stati accertati quasi 5.000 nuovi contagi (dato più alto dal 7 maggio) e 37 decessi (il numero più alto dal 14 luglio). La scorsa primavera la risposta tardiva del governo fece diventare il Regno Unito il Paese europeo più colpito dal coronavirus: Johnson, contagiato a sua volta dalla malattia a fine marzo, non vuole che quello scenario si ripeta e ha avvertito che questa è "la più grande crisi che il mondo abbia mai affrontato" e che il suo Paese è ad un "pericoloso punto di svolta".
Johnson ha scelto una via di mezzo tra i consigli del cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak, che ha chiesto di limitare il più possibile le restrizioni per evitare danni all'economia, e l'ipotesi di un blocco di due settimane. Non ha voluto seguire la strada della Scozia, dove il primo ministro, Nicola Sturgeon, ha annunciato che da domani non saranno consentite le visite in casa di altri. Ma il premier vuole garantire un maggiore rispetto delle regole, che a volte sono state seguite in modo approssimativo e per questo ha ipotizzato l'impiego dell'esercito in aiuto della polizia, se necessario.
Il premier ha mostrato in chiusura un tantino di ottimismo: "I nostri medici e consulenti - ha detto - ritengono che le cose andranno molto meglio entro la primavera, quando avremo non solo la speranza di un vaccino, ma anche un elevato numero di test efficaci i cui risultati saranno disponibili in pochi minuti".