AGI - Scontro a distanza su Cina e pandemia tra il presidente Usa, Donald Trump, e lo sfidante democratico nella corsa alla Casa Bianca, Joe Biden.
Durante un comizio elettorale in Wisconsin, Trump ha ribadito che l'agenda del suo rivale "è Made in China", mentre la sua è "Made in Usa", e ha avvertito nuovamente che il 3 novembre se vince Biden, "vince la Cina". Il presidente ha assicurato inoltre che "tre vaccini nella fase finale con i test clinici".
In occasione del town hall di Cnn in Pennsylvania, cruciale stato in bilico, Biden ha ribadito invece che sul vaccino "non mi fido del presidente. Mi fido di Fauci. Se Fauci dice che il vaccino è sicuro allora lo faccio. Dovremmo ascoltare la scienza". Il candidato democratico ha avvertito che minimizzare la pandemia è "quasi un atto criminale": "Sapeva, sapeva, e non ha fatto nulla", ha detto, commentando il fatto Trump fosse consapevole della severità della pandemia già da gennaio, come rivelato nell'ultimo libro di Bob Woodward, "Rage".
Mentre l'avversario parlava, Trump ha pubblicato una raffica di tweet, attaccandolo per non essere andato nel Wisconsin durante la Convention democratica, tenutasi in forma virtuale per il coronavirus. "Tra 47 giorni vinceremo il Wisconsin e altri 4 anni alla Casa Bianca", ha poi assicurato durante il un comizio a Mosinee. Trump ha anche accusato Biden di voler delocalizzare i posti di lavoro del Wisconsin, un altro cruciale Stato in bilico.
Secondo quanto anticipato dal New York Times, il presidente annuncerà altri 14 miliardi di dollari di aiuti per gli agricoltori colpiti dalla pandemia, che lo scorso aprile avevano ricevuto 19 miliardi di dollari nell'ambito del Cares Act licenziato dal Congresso.
Da parte sua, sulle proteste anti-razziste Biden ha ribadito la condanna ad ogni forma di violenza. L'ex vice presidente ha dichiarato di aver "beneficiato" del privilegio di essere bianco. "Certo, perché non ho dovuto passare tutto quello che passano i miei fratelli e le mie sorelle di colore", ha affermato, ma ha anche detto di essere stato guardato dall'alto in basso perché proveniente da una famiglia di lavoratori di Scranton (Pennsylvania) e perché non non può vantare una laurea ottenuta in una università della 'Ivy League' che raccoglie i più prestigiosi (e costosi) atenei degli Usa. Il candidato democratico ha detto di appoggiare "il fracking", avvertendo però che occorre una transizione verso le energie pulite, e ha indicato di voler ridurre la presenza militare Usa all'estero che dovrebbe essere dispiegata solo per le attività di contrasto al terrorismo, se sarà eletto alla Casa Bianca.