AGI - Attraverso Oms, Unicef e Unesco l'Onu chiede ai governi di tutto il mondo che la chiusura delle scuole sia considerata un'extrema ratio nella lotta alla pandemia di Covid-19. "La decisione di chiudere deve essere l'ultima soluzione e deve essere temporanea", ha detto il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Secondo Ghebreyesus, in una teleconferenza congiunta con la direttrice generale dell'Unesco, Audrey Azoulay e la direttrice dell'Unicef Henrietta Fore, l'impatto sui bambini è negativo.
Le chiusure o le riaperture delle scuole devono tenere conto della progressione locale dell'epidemia, della capacità delle istituzioni educative di adattarsi ad operare con garanzie sanitarie, dell'impatto di tale decisione sul benessere e sull'educazione dei bambini e di tutte le altre misure attuate a livello locale.
Un recente rapporto dell'Unicef ha avvertito il 1° settembre che, sebbene 900 milioni di studenti su un miliardo e mezzo di studenti di tutto il mondo, dall'asilo alla scuola secondaria, dovrebbero tornare a scuola tra agosto e ottobre, solo 433 milioni lo faranno.
"Più tempo passa, maggiori sono le conseguenze, soprattutto per i bambini provenienti da ambienti svantaggiati", ha detto Azoulay.