AGI - Si sono aperti a Doha, in Qatar, i primi storici colloqui di pace intra-afghani, tra rappresentanti del governo di Kabul e dei talebani, volti a mettere fine a 19 anni di guerra.
Il ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, ha dato il via alla cerimonia di apertura dei negoziati in un hotel di lusso a Doha, a fianco del segretario di Stato Usa, Mike Pompei e dell'inviato speciale di Washington per l'Afghanistan, Zalmay Khalilzad.
Il negoziatore del governo afghano, l'ex ministro Abdullah Abdullah, ha ringraziato i talebani per la "disponibilità a negoziare" e è tornato a chiedere un "cessate-il-fuoco umanitario". "Posso dirvi con fiducia oggi che il nostro Paese ricorderà questo giorno come il giorno della fine della guerra e delle sofferenze del nostro popolo", ha detto Abdullah.
I talebani aprendo i negoziati hanno ribadito la richiesta di un "sistema islamico" per l'Afghanistan.
"Vorrei che tutti considerino l'islam nei loro negoziati e negli accordi e non sacrifichino l'islam agli interessi personali", ha detto il leader politico dei talebani, il mullah Abdul Ghani Baradar, che ha scontato otto anni di detenzione in Pakistan, aggiungendo di volere un "sistema islamico" per il Paese.
Pompeo ha invitato entrambe le parti a trovare un modo "per far ridurre la violenza e soddisfare le richieste afghane: un Pese riconciliato, con un governo che rifletta una nazione che non è più in guerra".
I colloqui di pace - che dovevano tenersi a marzo, ma sono slittati a causa della distanza tra le parti negoziali su un controverso scambio di prigionieri - si aprono all'indomani del 19esimo anniversario degli attentati dell'11 settembre, che hanno portato all'intervento internazionale in Afghanistan, guidato dagli Stati Uniti.