AGI - L'oppositrice bielorussa Maria Kolesnikova ha presentato denuncia contro funzionari del Kgb (il servizio segreto di Minsk da non confonderrsi con quello della vecchia Urss che oggi si chiama Fsb) e del Gubopik bielorussi per averla minacciata di morte durante l'arresto. Lo riferisce il sito di notizie indipendente Tut.by, riportando la testimonianza di una delle leader dell'opposizione al regime di Minsk, nella quale sono indicati nomi e gradi degli agenti.
"Tre persone mi hanno minacciata di morte, in particolare affermando che se non avessi lasciato volontariamente la Bielorussia, mi avrebbero portato fuori, viva o a pezzi", ha affermato la Kolesnikova, precisando che l'hanno anche minacciata di tenerla in "prigione fino a 25 anni".
Lunedì alcuni uomini a volto coperto hanno prelevato l'oppositrice dal centro di Minsk e di lei si sono perse le tracce; il giorno dopo un altro oppositore, Anton Rodnenkov, ha raccontato che le autorità bielorusse hanno cercato di costringerla a varcare la frontiera ucraina, ma lei si è rifiutata e ha distrutto il suo passaporto per evitare l'espulsione, prima di essere arrestata.
Ora Kolesnikova è in carcere nella capitale bielorussa ed è stata indagata per tentato colpo di Stato.
Confermando il racconto di Rodnenkov, la Kolesnikova ha denunciato una serie di funzionari del Gubopik e del Kgb bielorussi per "rapimento, detenzione illegale, minacce di morte".