AGI - Il Pentagono ha riconfermato la sua controversa decisione di affidare il suo più grande contratto di cloud computing a Microsoft invece che al leader di mercato Amazon, contraddicendo così una decisione del tribunale che aveva bloccato la precedente assegnazione tra le critiche e le illazioni che la scelta sia sta condizionata dall'animosità del presidente Donald Trump nei confronti di Amazon. Lo riporta il Washington Post. Con la probabilità che Amazon continui la sua azione legale, resta aperta la battaglia della Joint enterprise defense infrastructure, comunemente nota come Jedi, che va avanti da quasi due anni.
"Il Dipartimento ha completato la sua totale revisione delle proposte Jedi Cloud e ha stabilito che la proposta di Microsoft continua a rappresentare il miglior valore per il governo", ha affermato Russ Goemaere, un portavoce del Dipartimento della Difesa. Ha aggiunto che l'esecuzione del contratto non può iniziare prima del 13 febbraio a causa di un ordine del tribunale, ma il dipartimento conta di partire presto a lavorare su Jedi.
La scorsa estate, Trump aveva chiesto un'indagine sul contratto per timori che i requisiti del contratto fossero stati adattati per Amazon. Il neo-insediato segretario alla Difesa, Mark Esper, ha quindi lanciato la sua "revisione" dell'approccio del dipartimento. Il Pentagono ha quindi assegnato Jedi a Microsoft, provocando una causa da parte di Amazon.
Nel suo ricorso, Amazon sostiene che l'interesse di Trump per il contratto Jedi era motivato dalla sua antipatia verso il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, proprietario del Washington Post. La causa ha quindi congelato tutto il progetto: un giudice ha concluso che i funzionari avevano commesso un errore quando hanno valutato le due domande concorrenti. Il Pentagono ha chiesto di rifare il bando. Assegnando nuovamente l'appalto a Microsoft, il Dipartimento della Difesa sostiene che gli errori commessi non erano abbastanza significativi da influenzare il risultato.
Il Jedi, che ammonta fino a 10 miliardi di dollari in 10 anni, era stato controverso sin dal suo concepimento. Con lo scopo di creare un potente sistema informatico militare centralizzato fornito da una singola azienda tecnologica commerciale, Jedi assorbirebbe i cloud che sono attualmente gestiti da numerose aziende concorrenti. I funzionari della difesa hanno affermato che migliorerebbe l'accesso alla tecnologia avanzata e all'intelligence per le truppe dispiegate in zone di guerra remote e darebbe agli Stati Uniti un vantaggio in una corsa agli armamenti di intelligenza artificiale con la Cina.
Hanno insistito sul fatto che confluire in una società sarebbe stato più semplice, più facile e più veloce che cercare di gestire le congiunzioni tra fornitori concorrenti. Il contratto, oltre alla significativa remunerazione, darà al vincitore dell'appalto un'influenza significativa sul percorso della tecnologia cloud militare che sta progredendo. Ma le aziende che competono con Amazon nel settore del cloud computing, inclusi i giganti della tecnologia Oracle, Ibm e, a un certo punto, Microsoft, hanno affermato che dare Jedi a una sola azienda sarebbe un errore.
Hanno anche messo in dubbio la correttezza del processo di offerta del Pentagono e hanno accusato un ex funzionario del Pentagono che aveva lavorato per Amazon prima e dopo il suo mandato presso il Dipartimento della Difesa di influenzare in modo improprio la gestione delle offerte.