AGI - "Solo su indicazione diretta o con l'approvazione di Vladimir Putin" puo' essere avvenuto il tentativo di uccidere Aleskei Navalny. Lo afferma, in un'intervista alla Stampa, Lyuobov Sobol, una delle principali collaboratrici del dissidente russo attualmente ricoverato in gravi condizioni nell'ospedale berlinese della Charitè, i cui medici riferiscono di aver trovato nel suo corpo le tracce di avvelenamento.
"Penso che siano tre i gruppi che potrebbero aver organizzato l'attacco", afferma la giurista 32enne che lavora nella Fondazione anti-corruzione di Navalny, e si tratta "di quello del governatore filo-Cremlino della Cecenia Ramzan Kadyrov, quello dei servizi segreti e quello dello 'chef di Putin' Yevgeny Prigozhin".
Sennoché, Sobol è "propensa a pensare che l'avvelenamento non porti la firma di Kadyrov", perchè "non è così che lui fa i conti con le persone che odia". A detta della giurista, "i veleni e le tossine li usano di solito, e sanno come usarli, gli altri due gruppi: quello di Prigozhin e i servizi segreti, soprattutto l'Fsb". Che, secondo Sobolo, "non potevano agire autonomanente: potevano farlo solo su indicazione diretta o con l'autorizzazione di Vladimir Putin".