AGI - "Prendiamo molto sul serio la nuova crescita dei contagi a cui assistiamo nei mesi estivi". Come sempre Angela Merkel misura le parole, mentre annuncia il nuovo piano di contrasto al coronavirus della Germania, varato oggi ad un vertice della cancelliera con i governatori di tutti i Laender tedeschi. Sono le misure di una sorta di "fase 3" della pandemia, quella dei nuovi contagi: oggi il Robert Koch Institut, il centro epidemiologico tedesco, ha segnalato 1507 neo-infezioni da Covid nelle 24 ore, sabato scorso erano - per la prima volta dalla fine di aprile - oltre 2000.
Sono numeri che a detta di Merkel non possono essere subiti passivamente: ecco allora "un nuovo inizio" nella lotta al virus, con un "rafforzamento delle regole", sia pur adattate ad una realtà diversa rispetto a quando la pandemia era al suo apice. Per cui sì a multe da almeno 50 euro per chi non indossa la mascherina quand'è obbligatorio, ancora niente grandi eventi pubblici in cui non sia possibile rispettare le regole d'igiene né assicurare il tracciamento dei partecipanti fino alla fine dell'anno, quarantena ridotta a 5 giorni per chi rientra da zone a rischio ma presenta un tampone negativo. E ancora: partite di calcio ancora a porte chiuse, mentre un gruppo di lavoro dei Laender sta mettendo a punto nuove regole per gli eventi sportivi in generale.
Il tutto mentre i test Covid gratuiti a partire dal 16 settembre verranno limitati solo a coloro che rientreranno dalle zone a rischio, laddove le quarantene domiciliari saranno "controllate in modo deciso" e chi non le rispetterà vedrà venirsi incontro delle multe salate. Al tempo stesso, la Germania intende aumentare ancora di più le proprie capacità di effettuare test (attualmente fino a 1,2 milioni di tamponi la settimana), mentre dal governo federale arriverà un ulteriore sostegno ai Laender pari a 500 milioni di euro per mettere in atto sin da subito i nuovi programmi di prevenzione.
Insomma, Merkel è tornata nei panni della "Krisenkanzlerin" - la cancelliera delle crisi - che è il ruolo che le si adatta di più e che le ha, se non altro, assicurato uno spettacolare ritorno di popolarità sull'onda più alta della pandemia. Oggi, dice però la cancelliera, è urgente cambiare passo: pertanto afferma esplicitamente che "è opportuno rinunciare ai viaggi nelle zone a rischio", a meno che questi non siano dettati da "gravi urgenze". Ha comunque tenuto a sottolineare che "non intendiamo procedere a nuove chiusure di confini", casomai si pensa ad intervenire "a livello localizzato" in presenza di nuovi, importanti focolai. Per quanto riguarda le scuole, ha affermato ancora la cancelliera, "i Laender intendono stabilire misure più unitarie", anche se saranno poi gli stessi Laender a decidere in merito all'uso delle mascherine in classe. Il Nord-Reno Vestfalia, per esempio, ha appena deciso di terminare al 31 agosto l'obbligo della mascherina in classe.
Complessivamente, il messaggio è chiaro: non è ancora giunto il momento di abbassare la guardia, i tedeschi si devono abituare alle regole anti-pandemia e rispettarle. E' anche per questo che Frau Merkel ha voluto rimarcare il proprio "rispetto" per la decisione della città di Berlino di vietare l'annunciata manifestazione di negazionisti del Covid e dissidenti della mascherina che era stata annunciata per domani nella capitale tedesca.
A detta delle autorità, il timore era che i manifestanti non avrebbero rispettato le distanze minime e avrebbero snobbato le mascherine, come è successo alla precedente protesta, che a inizio mese aveva richiamato a Berlino decine di migliaia di persone. "E' ovvio che Berlino dia grande valore al fatto che le regole d'igiene siano rispettate anche alle manifestazioni", taglia corto la cancelliera. Perché il virus è tutt'altro che vinto: i nuovi contagi lo dimostrano ogni giorno.