L'ex presidente brasiliano, Luiz Inácio "Lula" da Silva, si è - per la prima volta - scusato con le famiglie delle vittime di Cesare Battisti e ha ammesso che "fu un errore concedere l'asilo politico" all'ex membro dei Pac, Proletari armati per il comunismo. In un'intervista a Tv Democracia, Lula ha dichiarato che "prova una grande frustrazione" nel sapere che l'italiano ha confessato i crimini e si scusa con le famiglie delle vittime. "Quando venne arrestato e confessò, fu una frustrazione. Ha compromesso un governo che aveva un rapporto straordinario con l'intera sinistra italiana ed europea. Non avrebbe dovuto mentire a chi credeva in lui. Le basi della verità in politica è che non si ferisce un amico", ha affermato Lula. "Non puoi mentire ai tuoi amici. Oggi penso che, come me, tutti quelli della sinistra brasiliana che hanno difeso Cesare Battisti siano rimasti frustrati. Ero deluso. Non avrei problemi a chiedere scusa alla sinistra italiana e alle famiglie", ha aggiunto.
"E' la prima volta che Lula fa un'affermazione di questo genere e sicuramente ha un suo peso. Sempre meglio tardi che mai". Così Alberto Torregiani, figlio di Pierluigi Torregiani, una delle vittime di Cesare Battisti, ha commentato all'AGI le scuse dell'ex presidente brasiliano per aver dato rifugio all'ex esponente dei Pac. "Le sue dichiarazioni dimostrano che le nostre battaglie non erano esternazione di vittimismo ma verità. Piano piano quelli che l'hanno difeso, protetto, nascosto, torneranno alle nostre posizioni", ha aggiunto Torregiani.