AGI - E' arrivato il giorno di Joe Biden. L'ex vice presidente Usa formalmente nominato candidato democratico alle presidenziali del 3 novembre, chiudera' stasera la convention virtuale del partito, accettando la nomination. A partire da lunedì si sono avvicendati sugli schermi i suoi principali sostenitori e pezzi da novanta del partito dell'asinello, dalla coppia Obama (Michelle per prima lunedì, seguita ieri da Barack) ai coniugi Clinton, dai suoi ex sfidanti alle primarie Bernie Sanders ed Elizabeth Warren alla giovane stella dei 'radicali' Alexandria Ocasio-Cortez, alla moglie, e possibile futura first lady, Jill Biden, fino a Kamala Harris, sua vice nel ticket Dem per la Casa Bianca.
Stasera sarà la volta di Joe, che prenderà la parola cercando di convincere gli americani a voltare pagina con Donald Trump e dare a lui la vittoria. Il discorso che pronuncera', sottolinea il New York Times, è frutto di una carriera politica cominciata quasi 50 anni fa e per il quale Biden si sta preparando "da tutta una vita". Sono stati consultati i familiari e i consiglieri piu' stretti insieme ad amici ed esperti. Fonti vicine assicurano che sarà sobrio, moderato, consono al momento difficilissimo che gli Stati Uniti stanno vivendo con oltre 5,5 milioni di casi di coronavirus, più di 170 mila morti e un'economia in crisi; parole adatte a un leader capace di unire il Paese e fronteggiare la situazione.
Biden però pronuncerà il discorso di accettazione dell'investitura in una stanza praticamente vuota, senza un pubblico, senza palloncini e grida di supporto, e questa è una condizione certamente non facile per un politico, ma che accomuna entrambi gli sfidanti, costretti dalla pandemia di Covid-19 a cambiare le regole e ritirarsi su eventi virtuali, trasmessi in tv e sui social, lontano dalle folle e dal loro effetto galvanizzante.
Chi lo conosce meglio, prevede che il testo verrà rimaneggiato fino all'ultimo, poche ore prima di andare in scena, e non è escluso che possa subire cambiamenti anche mentre viene pronunciato, anche se questo aumenta il rischio di gaffe, per le quali l'ex vice presidente di Obama è noto. Altrettanto nota, purtroppo, è la sua capacità di pronunciare elogi funebri, a cominciare da quelli che ha dovuto proferire mentre seppelliva la sua prima moglie con la figlia, morte in un incidente stradale negli anni '70, e il figlio Beau, ucciso da un cancro al cervello nel 2015.
Una capacità di comunicare empatia, entrare in contatto con il prossimo e dare un senso di speranza che secondo il Nyt potrebbe essere utilizzata anche stavolta, in un momento di paura e forte incertezza per la nazione.