Oltre il 54% degli elettori ha preso parte finora alle elezioni presidenziali bielorusse. Il dato annunciato dalla Commissione elettorale centrale rende dunque valida la consultazione. I numeri record del voto anticipato dei cinque giorni scorsi (41,7%) avevano già fatto sollevare dubbi tra l'opposizione su possibili manipolazioni e brogli da parte del presidente in carica Aleksandr Lukashenko, intenzionato con tutti i mezzi a ottenere il suo sesto mandato nonostante una inedita e massiccia ondata di proteste anti-governative nel Paese.
Lukashenko ha votato a Minsk, nelle elezioni che lo vedono favorito per un sesto mandato. "La Bielorussia, domani, non sprofonderà nel caos, nella guerra civile, non c'è ragione per dirlo, non sottovalutiamo la situazione", ha dichiarato alla stampa dopo aver votato.
Il presidente ha comunque assicurato che non ci sarà repressione dei sostenitori dei candidati dell'opposizione alle elezioni in corso. "Nessuno ha condotto una repressione in violazione della legge e nessuno la condurrà. Rispettate la legge", ha affermato il leader bielorusso.
Due aspiranti candidati d'opposizione sono stati incarcerati, un altro è stato costretto a lasciare il Paese. Al centro della scena politica è salita così alla ribalta Svetlana Tikhanovskaya, ex insegnante d'inglese e ora casalinga 37 enne, candidatasi al posto del marito blogger, Serghei Tikhanovsky, arrestato con accuse pretestuose.
Quelle di oggi sono le presidenziali più contestate del lungo regno di Lukashenko: la campagna elettorale è stata caratterizzata da inedite proteste e una brutale repressione, mentre alle urne il leader che guida il Paese da 26 anni è sfidato da una donna senza esperienza politica che è però riuscita a farsi portavoce dell'ampio malcontento nella società bielorussa, soprattutto per le condizioni economiche in cui versa il Paese.
"Per il regime è solo questione di tempo"
È possibile che domani, quando verranno annunciati i risultati preliminari, l'opposizione scenda in piazza a contestarli, temendo già brogli e manipolazioni. Nessuna delle presidenziali svoltesi sotto Lukashenko è mai state riconosciute come giuste e trasparenti dall'Osce.
Tikhanovskaya ha votato in un seggio di Minsk, acclamata dalla folla che le urlava, "ben fatto Sveta". "La fine di Lukashenko è vicina, la Bielorussia si è svegliata", ha dichiarato la donna in un'intervista a Repubblica. "sa di avere perso. Ma si aggrappa al potere", ha denunciato in un'intervista a 'Repubblica' la donna, entrata in politica per caso dopo l'arresto del marito, un famoso blogger che voleva candidarsi.
In poche settimane, Tikhanovskaya ha raccolto attorno a sè un ampio consenso, guidando manifestazioni di piazza tra le più partecipate dagli Anni '90.
"Martedì, durante il discorso sullo stato della nazione, abbiamo visto un uomo malato e debole senza entusiasmo né passione, perciò penso sia solo una questione di tempo. Di pochissimo tempo. Penso che festeggeremo il nuovo anno liberi da questo regime", ha aggiunto.