AGI - Il presidente americano, Donald Trump, tira dritto con la stretta sui social network cinesi e firma il decreto che vieta a TikTok di operare negli Stati Uniti entro 45 giorni se la sua casa madre cinese, ByteDance, non la venderà. Nel mirino della Casa Bianca è finita anche la super app di messaggistica istantanea WeChat, la cui proprietà Tencent ha già perso il 10% nella Borsa di Hong Kong. Per Pechino si tratta di una "manipolazione e repressione politica" mentre la società, "scioccata dal provvedimento" ha già annunciato che "ricorrerà a ogni mezzo legale per fare valere lo stato di diritto".
Lunedì Trump si era detto aperto alla possibilità che un gruppo americano acquistasse TikTok, ma prima del 15 settembre, pena il divieto della piattaforma sul suolo americano. In prima linea per la trattativa c'è la Microsoft. Alla base del decreto restrittivo vi è la "minaccia alla sicurezza nazionale, alla politica estera e all'economia degli Stati Uniti". "TikTok acquisisce automaticamente vaste quantità di informazioni dai suoi utenti, comprese informazioni come la posizione e storie di visite e ricerche su Internet", si legge nel testo.
Secondo il decreto Trump, i dati di TikTok, che sono stati scaricati 175 milioni di volte negli Stati Uniti e più di un miliardo di volte nel mondo, possono essere potenzialmente utilizzati dalla Cina per rilevare l'ubicazione di dipendenti e appaltatori del governo americano, creare file di persone per ricattarle e compiere spionaggio aziendale.
Ieri, il Senato degli Stati Uniti ha votato per vietare l'installazione di TikTok sui telefoni dei funzionari federali. Il disegno di legge approvato dal Senato controllato dagli alleati repubblicani di Trump deve ora passare alla Camera dei rappresentanti, dominata dall'opposizione democratica. Trump e altri funzionari affermano che TikTok possa essere utilizzato da Pechino per spiare i suoi utenti statunitensi, un'affermazione che la piattaforma, che opera al di fuori della Cina, rifiuta costantemente.
WeChat è invece un'applicazione di messaggistica, social network e pagamento elettronico di proprietà di TenCent Holdings e conta più di un miliardo di utenti. "Come TikTok, WeChat cattura automaticamente enormi quantità di informazioni sui suoi utenti, minacciando così di dare al Partito comunista cinese l'accesso alle informazioni personali degli americani", afferma il decreto.