AGI - Il presidente americano Donald Trump ha annunciato che vieterà negli Usa il social network cinese TikTok, sospettato da Washington di essere utilizzato dai servizi segreti di Pechino. "Per quanto riguarda TikTok, lo vieteremo negli Stati Uniti" ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell'Air Force One.
TikTok è di proprietà del gruppo cinese ByteDance. L'applicazione ha quasi un miliardo di utenti in tutto il mondo ed è molto popolare tra i giovani.
TikTok è sotto inchiesta da parte del Cfius, l'agenzia statunitense incaricata di garantire che gli investimenti esteri non costituiscano un rischio per la sicurezza nazionale. Nelle ultime settimane, gli esperti Usa hanno espresso la preoccupazione che la piattaforma video possa essere usata da Pechino per danneggiare gli Stati Uniti.
Steven Mnuchin, segretario del Tesoro degli Stati Uniti, ha detto mercoledì che in settimana farà una "raccomandazione" su TikTok alla Casa Bianca. Il social ha dovuto spesso difendersi a causa dei suoi legami con la Cina, dove ByteDance ha un'applicazione simile sotto un altro nome. Il network ha sempre negato la condivisione dei dati con le autorità cinesi e ha assicurato di non avere alcuna intenzione di accettare tali richieste.
Prima dell'annuncio di Trump, i media statunitensi avevano scritto che il presidente avrebbe costretto il gruppo ByteDance a vendere TikTok. Secondo il Wall Street Journal e l'agenzia Bloomberg, il presidente sarebbe stato sul punto di firmare un ordine ufficiale per costringere la casa madre cinese a rinunciare alla popolare applicazione americana, in nome della protezione della sicurezza nazionale.
Ma poi, sull'Air Force One, Trump ha annunciato ai giornalisti che TikTok sarebbe stato bandito negli Stati Uniti e ha detto che sarebbe intervenuto già oggi. Qualche giorno fa, TikTok si era impegnata a garantire un alto livello di trasparenza e in particolare a consentire il controllo dei suoi algoritmi, per rassicurare gli utenti e le autorità di regolamentazione.
"Non siamo politici, non accettiamo pubblicità politica e non abbiamo un'agenda", ha affermato mercoledì il capo di TikTok Kevin Mayer. "L'intero settore è sotto esame, e giustamente. A causa delle origini cinesi dell'azienda, siamo sottoposti a un esame ancora più attento. Lo accettiamo e accettiamo la sfida", ha detto. James Lewis, responsabile del programma di politica tecnologica presso il Center for Strategic and International Studies, afferma che il rischio per la sicurezza derivante dall'utilizzo di TikTok è "vicino allo zero". D'altra parte, "sembra che ByteDance potrebbe essere sotto pressione da Pechino", ha detto Lewis.
Il social network è contestato anche al di fuori degli Stati Uniti. Dal 30 giugno è stato vietato in India, dove è stato posto in cima alla lista delle 59 applicazioni cinesi bloccate da Nuova Delhi sul suo territorio per "garantire la sicurezza e la sovranità del cyberspazio indiano". Il Pakistan, un paese musulmano molto conservatore, ha recentemente emesso un "ultimo avvertimento" all'applicazione di condivisione video TikTok per rimuovere dalla sua piattaforma contenuti ritenuti "immorali, osceni e volgari".