AGI - La differenza tra la situazione in Europa e quella, più drammatica, negli Stati Uniti sarebbe legata ai tempi del "lockdown": l'America avrebbe riaperto "troppo presto". Lo sostiene l'immunologo Anthony Fauci, nel corso dell'audizione davanti alla sottocommissione del Congresso sul coronavirus. "Non abbiamo chiuso abbastanza - ha spiegato - e abbiamo aperto troppo presto".
Fauci è, pero', "cautamente ottimista" riguardo l'arrivo del vaccino. "Speriamo - ha aggiunto - che tra fine autunno e inizio inverno potremo avere un vaccino sicuro e efficace". La scadenza indicata dall'immunologo è diversa da quella su cui punta il presidente Donald Trump, che ha chiesto la disponibilità del vaccino per ottobre, prima delle elezioni del 3 novembre.
L'obiettivo di oggi è semplice: sentire i nostri maggiori esperti sui passi necessari per mettere fine alla morte non necessaria di altri americani. A quasi sei mesi dall'inizio dell'epidemia, il governo non ha ancora sviluppato una strategia nazionale per proteggere il popolo americano. Dobbiamo correggere gli errori passati e, soprattutto, quelli in corso", ha detto il democratico James Clyburn, presidente della sottocommissione della Camera sul coronavirus, in apertura di audizione.
Ma Trump non ci sta e si difende così via Twitter: gli Usa hanno più casi dell'Europa perché "fanno molti più test di ogni altro Paese al mondo, se facessimo pochi o cattivi test avremmo pochissimi casì". "La nostra massiccia capacità di effettuare test, invece che essere lodata viene usata dai media corrotti e dai loro partner della sinistra radicale-non fa niente, come punto di disprezzo", ha attaccato Trump. "I tamponi e quello che abbiamo fatto cosi' rapidamente viene usato come un'arma dalle fake news. Che tristezza!", ha concluso. L'audizione si svolge nel giorno in cui la Florida segna il triste record di morti: nelle ultime 24 ore si sono registrati 257 nuovi decessi, un incremento su base giornaliera mai cosi' alto dall'inizio della pandemia.
Intanto il coronavirus continua a mietere vittime nel mondo. Il Messico registra 46 mila decessi legati al coronavirus e supera la Gran Bretagna, diventando il terzo Paese al mondo per numero di morti. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 639 decessi e 7.730 nuovi casi, per un totale di 416.179 infezioni.
Il premier britannico, Boris Johnson, ha rinviato di almeno 2 settimane la prossima fase di ripartenza programmata dal governo, che prevedeva la riapertura, tra le altre cose, di casino' e piste di pattinaggio. Johnson ha invitato i cittadini a recarsi nei luoghi di lavoro "se soddisfano gli standard di sicurezza". "Ho detto che il nostro piano per riaprire la societa' e l'economia e' condizionato ... che non avremmo esitato a frenare, se necessario. La nostra valutazione è che ora dobbiamo frenare", ha detto il premier.
Nel frattempo, la Germania ha dichiarato ufficialmente la Catalogna e Barcellona "zone a rischio". A causa dell'aumento netto del numero dei contagi, il ministero degli Esteri ha corretto le proprie indicazioni di viaggio riguardo alla Spagna: "Si avvisa di non effettuare viaggi non necessari o turistici nelle regioni autonome di Aragona, Catalogna e Navarra, a causa dei nuovi numerosi casi di infezioni e delle locali restrizioni", si legge sul sito del ministero guidato da Heiko Maas. Si tratta di mete molto gettonate tra i turisti tedeschi: tra queste Barcellona, le spiagge della Costa Brava e le zone interne dell'Aragona e della Navarra. Non sono comprese negli "sconsigli di viaggio" ne' la frequentatissima Maiorca ne' le Canarie.